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Ecco James Holmes, lo stragista di Denver, davanti ai giudici: rischia la pena di morte (VIDEO)

Capelli tinti di arancione, occhi sbarrati: il 24enne autore di una delle stragi più efferate degli ultimi anni negli Stati Uniti è comparso davanti al giudice. Dovrà rispondere del massacro di 12 persone.
A cura di Redazione
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Sguardo fisso nel vuoto, forse effetto di psicofarmaci, una uniforme rosso vermiglio indosso, quella tipica dei carcerati americani e i capelli rosso fuoco così come quell'immagine che ha fatto il giro del mondo: ecco  le prime immagini di James Holmes davanti al giudice della Corte distrettuale della Contea di Arapahoe. Dalla sua cella di sicurezza dove si trovava in isolamento è arrivato davanti ai giudici percorrendo un tunnel sotterraneo: nessuna spavalderia da parte del killer, a tratti sembrava sul punto di scoppiare in lacrime. Il 24enne è ritenuto responsabile della strage del cinema di Aurora, a Denver, Colorado, poco prima della proiezione del film "Batman": 12 persone trucidate, decine i feriti, alcuni in condizioni definite gravissime.

Holmes rischia la pena di morte –Il sistema giudiziario americano prevede che questa prima udienza sia quella di notifica delle accuse all'imputato. Successivamente il procuratore notificherà formalmente i capi d'accusa (entro 72 ore, con la possibilità di aggiungere o modificare).  Presenti all'udienza, dice il quotidiano Denver Post, anche i sopravvissuti alla strage. L'efferatezza dell'omicidio di massa compiuto dal 24enne, che ha ucciso 12 persone, ne ha ferite altre 58 e che nei suoi piani ne avrebbe volute uccidere molte di più (da quanto si apprende, infatti, se la strage non è stata di dimensioni ancor maggiori è solo perché il suo mitragliatore si è inceppato costringendolo all'uso di armi più leggere) potrebbe determinare da parte dei procuratori del Colorado la richiesta della pena di morte, anche se gli esperti fanno notare che nello stato non sono state più eseguite condanne a morte dal 1976. Questa decisione sarà valutata insieme alle famiglie delle vittime, se l’accusa deciderà di percorrere questa strada, la difesa dal canto suo punterà sull’infermità mentale del killer.

Non ha mai mostrato rimorso per quanto compiuto – Dal momento della strage al cinema fino ad oggi, secondo quanto rende noto la stampa estera, James Holmes non ha mostrato alcun rimorso per quanto compiuto ma, al contrario, dalla sua cella di isolamento ha avuto un comportamento piuttosto squilibrato. Se è stato messo in isolamento è perché in molti parlano di volerlo uccidere: tra le sue vittime c’è anche una bambina di 6 anni e alla sua prima notte in carcere gli altri detenuti hanno intonato un canto proprio in relazione alla piccola vittima descrivendo Holmes come un killer di bambini. La terribile vicenda, inoltre, ha riportato al centro del dibattito anche le leggi sul possesso delle armi negli Usa: il giovane aveva un vero e proprio arsenale, con 3mila munizioni per fucile semiautomatico AR-15, altrettante per pistole calibro 22 e 300 e un fucile a pompa. Il killer si era procurato negli ultimi mesi ogni arma ed ogni singola munizione per compiere il suo massacro in maniera del tutto legale.

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