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Ebola, rischio contagio col sesso anche dopo la guarigione

Il Centro europeo per il controllo delle malattie avverte sulla possibilità della trasmissione del virus Ebola tramite rapporti sessuali fino a sette settimane dopo la scomparsa nel sangue della malattia.
A cura di Susanna Picone
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Secondo quanto afferma il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) nel report su Ebola del 6 ottobre scorso, il virus può essere trasmesso attraverso rapporti sessuali anche dopo la guarigione. Nello studio si legge che “il virus vitale è stato isolato nello sperma umano fino a 7 settimane dopo la guarigione” e che un ulteriore serbatoio della malattia è “il latte materno”. Il Centro aveva già raccomandato agli Stati membri Ue di escludere dalle donazioni di sangue, organi, tessuti e cellule, coloro “che si siano recati negli ultimi 60 giorni nei paesi a rischio”. Lo stesso periodo di stop anche per le persone esposte al virus e sottoposte a monitoraggio, mentre gli infetti non dovrebbero poter donare affatto, e chi è guarito dal virus dovrebbe aspettare 12 mesi per la donazione. Si tratta di raccomandazioni che non si applicano alla donazione di sangue e plasma da convalescenti per preparare il siero destinato ad aiutare gli infetti, ma che vanno tenute presenti anche nelle procedure d'inseminazione omologa o eterologa. Nello studio si legge che “la trasmissione del virus andrebbe considerata in relazione alle donazioni di cellule riproduttive”.

Ebola la più grave emergenza sanitaria dei tempi moderni

Del virus Ebola ha parlato anche Margaret Chan, direttrice generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’epidemia è stata definita “l’emergenza sanitaria più grave e seria vista nei tempi moderni” ma, secondo l’Oms, le difficoltà economiche legate alla malattia potranno essere ridotte se le persone verranno informate in modo adeguato. Chan, citando i dati della Banca mondiale, ha spiegato che il 90% dei costi economici di una qualunque epidemia “sono causati da sforzi irrazionali e disorganizzati da parte delle persone di evitare l’infezione”. In un comunicato ha spiegato che il personale dell’Oms “è ben consapevole che la paura di essere infettati si è diffusa nel mondo molto più velocemente del virus”. “Stiamo osservando, al momento, quanto questo virus possa disturbare le economie e le società intorno al mondo”, ha detto ancora Chan, che ha aggiunto che la giusta istruzione della popolazione è una buona strategia difensiva che permetterà ai governi di impedire danni economici. Secondo l'ultimo bilancio dell'Oms sono oltre 4mila i morti provocati dal virus Ebola in Africa occidentale.

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