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È morto Enzo Boschi, per 12 anni alla guida dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Si è spento il geofisico Enzo Boschi, a lungo alla guida dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. In precedenza Boschi era stato a capo dell’Istituto Nazionale di Geofisica, dal quale è poi nato l’Ingv. Il noto geofisico avrebbe compiuto a febbraio settantasette anni. I funerali il 24 dicembre a Bologna.
A cura di Susanna Picone
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È morto il geofisico Enzo Boschi, per molto tempo alla guida dell‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). A dar notizia della scomparsa di Boschi sono i ricercatori dell'istituto, che il geofisico ha diretto per dodici anni, fino al 2011. In precedenza Enzo Boschi era stato a capo dell'Istituto Nazionale di Geofisica, dal quale è poi nato l'Ingv. I funerali sono previsti il 24 dicembre a Bologna. Nato ad Arezzo nel 1942, Boschi si era laureato in Fisica presso l’Università di Bologna e poi aveva proseguito gli studi a Cambridge, Parigi, Pasadena e Harvard, specializzandosi in geotermia e sismologia. Il prossimo febbraio avrebbe compiuto settantasette anni.

Massimo esperto di terremoti – Visti i suoi ruoli istituzionali, Enzo Boschi era diventato noto al grande pubblico in occasione degli eventi sismici che hanno riguardato il nostro paese. Alla guida degli scienziati che monitorano le faglie italiane, per anni il geofisico è stato interpellato come massimo esperto di sismologia in Italia. Esperto mondiale di terremoti, è autore di oltre 200 pubblicazioni. Dopo il terremoto dell'Aquila fu coinvolto in una vicenda processuale e, condannato a sei anni per omicidio e lesioni colpose in primo grado, fu poi assolto in Appello. La sentenza di assoluzione fu poi confermata in via definitiva dalla Cassazione il 21 novembre 2015.

Il ricordo dell'Ingv – “Ieri ci ha lasciato Enzo Boschi – si legge in un tweet dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -, è difficile dire quanto il suo lavoro e la sua dedizione siano stati importanti per l’INGV, per molti dei suoi ricercatori e anche per chi scrive. #GrazieEnzo”.

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