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È disabile ma per avere un sostegno gli chiedono un test che non potrà mai fare

La denuncia dei genitori di un ragazzino abruzzese affetto da tetraparesi spastica che per accedere a un sostegno della Regione avrebbe dovuto rispondere ad un test di suo pugno.
A cura di Redazione
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Igino è un ragazzino adolescente che fin dalla nascita purtroppo è costretto a convivere con una disabilità grave che gli impedisce di fare le normali attività quotidiane, per questo è stato enorme lo stupore dei genitori quando hanno scoperto che per accedere a un provvedimenti di sostegno della Regione avrebbe dovuto rispondere ad un test di suo pugno. A raccontare l'accaduto al quotidiano il Centro, è stato i papà del ragazzo, Raffaele Walter Cucinieri, senza nascondere la sua rabbia contro la regione Abruzzo e  l'asl locale. "Gli è stato chiesto di compilare un test. Il questionario era necessario per poter ottenere l’inserimento del disabile nel progetto denominato ” Vita indipendente”. Faccio presente che mio figlio è stato dichiarato dall’azienda ospedaliera Meyer di Firenze  cerebroleso dalla nascita con tetraparesi spastica” ha raccontato l'uomo.

"La domanda che io rivolgo ai politici e a chi gestisce la materia è questa: possibile che non riusciate a capire che mio figlio, diversamente abile come tutti quelli che soffrono della sua patologia, non potrà mai e dico mai compilare un test? Possibile che nessuno si renda conto dell’assurdità della pretesa?" si è chiesto l'uomo che in questi anni ha fatto di tutto con la moglie per accudire il ragazzo. "I genitori come me dedicano tutta la vita a loro. Le rinunce quotidiane sono tante e così pure i sacrifici. Lo scopo è uno : cercare di non farli soffrire con la vostra dannosa e inquietante burocrazia” ha concluso il genitore .

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