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Direttiva anti-balordi, sindaco Orlando: “Norma sovversiva”. Salvini: “Da ricovero”

Botta risposta tra Salvini, e Orlando, a proposito della cosiddetta direttiva anti-degrado. Il vicepremier: “Vuole porti aperti e l’anagrafe per gli immigrati, ma Palermo è l’unico capoluogo di Provincia e di Regione a non avere ancora la carta di identità elettronica”. Il sindaco: “Non sa cosa avviene negli uffici del ministero”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora un botta e risposta tra il ministro degli Interni Matteo Salvini e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. La nuova direttiva del Viminale anti-balordi, che attribuisce in alcuni casi più potere ai prefetti, che in alcuni casi saranno autorizzati a scavalcare i sindaci nelle loro prerogative, ha generato malcontento nelle amministrazioni dei Comuni italiani. L'istituzione delle cosiddette ‘zone rosse', come già avvenuto a Firenze e a Bologna, in cui alcuni soggetti considerati pericolosi, "criminali, spacciatori, balordi, abusivi", non possono essere ammessi è un modello che potrà essere replicato altrove. Il primo cittadino di Palermo ha attaccato il ministro Salvini, che ha ritenuto necessario intervenire con la sua direttiva ministeriale per sopperire alle mancanze dei sindaci "distratti": "Qualora la prefetta di Palermo dovesse adeguarsi alla direttiva del ministro dell'Interno Matteo Salvini io adirò immediatamente al Tribunale amministrativo per l'annullamento del provvedimento sulle cosiddette zone rosse". 

Il vicepremier leghista ha replicato così su Twitter: "Secondo questo fenomeno del Pd sarei uno stragista e avrei determinato un ‘genocidio volontario'. Da ricovero immediato. Orgoglioso di aver fermato la mangiatoia dell'immigrazione clandestina: meno partenze, meno sbarchi, meno morti! #portichiusi", ha scritto, allegando l'articolo di un'intervista rilasciata dal sindaco dem, in cui ha accusato Salvini di essere "complice delle stragi di migranti in mare".

"Il sindaco vuole porti aperti e l'anagrafe per gli immigrati, ma Palermo è l'unico capoluogo di Provincia e di Regione a non avere ancora la carta di identità elettronica. Eppure Orlando è ossessionato dai clandestini e dal sottoscritto. Evidentemente è distratto", ha ribadito sempre sui social.

Orlando ha ribattuto così: "Se il ministro Salvini stesse meno su Facebook e di più al ministero, saprebbe per quali motivi, risalenti al 2001 e 2011, quando io non ero sindaco e lui non era ministro, il Comune di Palermo non ha ancora potuto attivare il rilascio della carta di identità elettronica. Ma da un ministro dell'Interno che pensa di potersi sostituire con provvedimenti sovversivi alle Forze armate o ai sindaci, non mi aspetto che sappia cosa sia la Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente ndr)"

"Così come è avvenuto sulla vicenda dei beni confiscati mai assegnati al Comune, ancora una volta Salvini ha perso l'occasione per evitare di dimostrare di non avere idea di cosa avviene negli uffici del ministero dell'Interno", ha aggiunto Orlando.

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