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Dipendente avvelenava i colleghi al lavoro inserendo sostanze tossiche nei loro panini

Il 57enne per anni ha avvelenato i colleghi giorno per giorno provocando a due di loro danni permanenti agli organi interni mentre un terzo è finito in coma con danni cerebrali. L’uomo aveva allestito un vero e proprio laboratorio chimico segreto nel seminterrato della sua abitazione dove preparava sostanze tossiche letali.
A cura di Antonio Palma
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Per gli altri era un collega come tanti con cui magari scambiare qualche battuta durante le ore di lavoro in azienda, invece lui da tempo aveva iniziato a covare rancore ed avversione contro di loro tanto da spingersi ad avvelenare i compagni di lavoro riempiendo di nascosto i loro panini di sostanze  tossiche. È l'assurda storia che arriva dalla Germania dove il protagonista, un 57enne tedesco di nome Klaus O, ora è stato condannato dal tribunale locale di Bielefeld alla massima pena possibile per il reato di tentato omicidio. Come ricostruito dall'inchiesta, l'uomo portava avanti il suo progetto da anni, avvelenando piano piano le sue vittime senza farsi scoprire in modo da provocare danni pesantissimi al loro fisico che avrebbero portato a morte sicura.

Diverse volte a settimana infatti portava con sé le sostanze tossiche e approfittava dei momenti di distrazione degli altri per versarle nei panini. Due di loro, un ventisettenne e uomo di 67 anni, hanno riportato danni cronici ai reni per avvelenamento da piombo e cadmio e sono rimasti invalidi a vita mentre un praticante di soli 23 anni ha riportato addirittura danni cerebrali permanenti dopo aver ingerito mercurio. L'uomo è stato scoperto e arrestato solo nel maggio dello scorso anno quando un video di una telecamera si sorveglianza dell'azienda lo ha immortalato mentre metteva una polvere sospetta sul sandwich di un collega nella sede della ditta nella città di Schloss Holte-Stukenbrock.

Durante le successive perquisizioni a casa, la polizia ha scoperto che il 57enne aveva allestito un vero e proprio laboratorio chimico segreto nel seminterrato della sua abitazione. Qui preparava varie sostanze altamente tossiche e pericolose che avrebbero potuto provocare anche un avvelenamento di massa tra cui una in particolare che il giudice ha descritto come "più pericolosa di tutti gli agenti chimici utilizzati nella seconda guerra mondiale". A subire le conseguenze dei suoi gesti anche moglie e figli a cui sono stati diagnosticati livelli di mercurio nel sangue ben al di sopra dei limiti.

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