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Di Maio propone il contratto di governo a Lega e Pd: “Non sarà un esecutivo di coalizione”

Il capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio pubblica la prima stesura del contratto di governo da proporre ai due possibili alleati: la Lega o il Partito Democratico. Dieci punti “fondamentali” per un governo che non sarà il classico esecutivo di coalizione, assicura.
A cura di Stefano Rizzuti
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Luigi Di Maio l’aveva annunciata pochi giorni e oggi la prima stesura del contratto di governo da sottoporre ai possibili alleati del MoVimento 5 Stelle è pronta. Ad annunciarlo è lo stesso capo politico del M5s con un post sul blog delle stelle. “Sono emozionato ed orgoglioso di pubblicare la prima stesura del contratto di governo con il quale vogliamo realizzare il cambiamento che gli italiani aspettano da tanto tempo”, annuncia questa mattina Di Maio. Il contratto si basa su 10 punti “fondamentali per il Paese da portare avanti unendo le forze, con disciplina, lealtà e onore”.

Di Maio riepiloga come si è arrivati a questa decisione e alla stesura della prima bozza:

Come sapete, il 12 aprile scorso ho incaricato il professor Giacinto Della Cananea di comporre un comitato scientifico per studiare le convergenze programmatiche tra il Movimento 5 Stelle e i due partiti con i quali è in corso un dialogo per il governo: la Lega e il Partito Democratico. Il professore ha lavorato senza sosta per dieci giorni e ha redatto questo primo schema di accordo, che andrà approfondito insieme alla forza politica che accetterà di sedersi al tavolo con noi. Come emerge anche dal documento, il Movimento 5 Stelle non ha nessuna intenzione di perdere la sua identità politica in un governo di coalizione classico, anche perché la distanza dalla Lega e dal Partito Democratico su molti temi decisivi e sui mezzi per realizzarli rimane netta. Il contratto prevede naturalmente dei vincoli politici per impedire ad una delle parti contraenti di ignorare l’accordo mettendo a rischio la tenuta del governo. È previsto un comitato di conciliazione nominato dalle parti con lo scopo di ricomporre le eventuali divergenze e una verifica sull’avanzamento dei lavori a metà della legislatura appena iniziata, così da garantire ai cittadini piena trasparenza sull’azione di governo.

I dieci punti su cui il M5s chiede la convergenza

La prima stesura del contratto prevede dieci punti fondamentali su cui sarebbe possibile trovare un accordo tra il MoVimento 5 Stelle e il Pd o la Lega, entrambe considerate ancora come interlocutori credibili. Il primo punto nel contratto è la costruzione di “un futuro per i giovani e le famiglie”. Il secondo punto recita: “Contrastare efficacemente la povertà e la disoccupazione”. Abbastanza vaghi anche gli altri macro-punti (poi sviluppati più nel dettaglio): ridurre gli squilibri territoriali, sicurezza e giustizia per tutti, difendere e rafforzare il Servizio sanitario nazionale, proteggere le imprese e incoraggiare l’innovazione, per un nuovo rapporto tra cittadino e fisco, un Paese da ricostruire: investire nelle infrastrutture, proteggere dai rischi, salvaguardare l’ambiente, per un’amministrazione efficiente e trasparente: tagli agli sprechi.

Secondo quanto scrive Luigi Di Maio sul blog delle stelle, con questa prima stesura del contratto “abbiamo compiuto un passo importantissimo per facilitare il dialogo con la Lega e il Partito Democratico. Siamo impazienti di approfondire con la forza politica che lo vorrà i termini del contratto di governo e i 10 punti politici, così da iniziare a lavorare al più presto per riportare l’Italia fuori dalla crisi economica, sociale e morale in cui è intrappolata da troppi anni”.

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