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Delitto Rosboch, Defilippi vuole diplomarsi dal carcere in servizi socio-sanitari

Il 24enne, che sta scontando una condanna a trent’anni per l’omicidio di Gloria Rosboch, sua ex insegnante di francese, in carcere ha già seguito le lezioni e ora vorrebbe poter completare il percorso di studi delle superiori sostenendo gli esami di maturità per poi potersi iscrivere all’università.
A cura di Antonio Palma
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Gabriele Defilippi vuole diplomarsi dal carcere  in servizi socio-sanitarie per questo, attraverso i suoi legali, ha già fatto richiesta agli organi competenti per poter sostenere gli esami di maturità. Il 24enne che sta scontando una condanna a trent'anni per l'omicidio di Gloria Rosboch, sua ex insegnante di francese, in carcere ha già seguito le lezioni e svolto i primi esami di ammissione e ora vorrebbe poter completare il percorso di studi delle superiori sostenendo gli esami di maturità in un istituto tecnico di Torino per conseguire il diploma in servizi socio-sanitari.  Dall'ufficio scolastico regionale è già arrivato il via libera ma l'ok definitivo a De Filippi per sostenere l'esame di maturità deve privare ora dalla magistratura e dai giudici del Tribunale del capoluogo piemontese.

Defilippi, che è stato condannato in primo grado a trent'anni lo scorso settembre, attualmente infatti è detenuto nel carcere delle vallette di Torino, dove è ospitato in una sezione a custodia aperta ed è considerato un detenuto modello. Secondo indiscrezioni , il 24 enne da tempo avrebbe preso a cuore lo studio e dopo il diploma avrebbe intenzione di iscriversi anche ad un corso universitario per raggiungere  la laurea. Secondo l'accusa il giovane aveva truffati la sua ex insegnante facendosi consegnare 187mila euro ma quando la dona se ne era accorta e aveva minacciato di denunciarlo, lui avrebbe escogitato il piano omicida insieme ad un complice, il 54enne Roberto Obert, condannato a 19 anni per lo stesso delitto.

Defilippi e Ober avrebbero attirato Gloria Rosboch in una trappola facendo finta di volerle restituire parte dei soldi ma l'avrebbero uccisa e si sarebbero  poi disfatti del cadavere. La donna scomparve da Castellamonte nel Canavese, il 13 gennaio del 2016 ma il suo copro senza vita venne ritrovato solo il 19 febbraio successivo nella cisterna di una discarica abbandonata nei dintorni di Rivara, nel Torinese.  PEr lo stesso delitto ma in un altro procedimento giudizio ancora in corso, per il quale la sentenza è prevista il 19 giugno prossimo, è imputata invece la madre di Defilippi, Caterina Abbatista, con l'accusa di concorso in omicidio. La procura ritiene abbia aiutato il figlio nell'assassinio e ha chiesto per la donna una condanna a 16 anni.

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