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Dalla Germania critiche a Renzi, che replica: “Non ci fate paura”

Il presidente della Bundesbank Jens Widmann ha detto che le riforme “vanno fatte e non solo annunciate” e ha ribadito che “fare più debito non porta crescita”. Dura la reazione del premier: “Se la Bundesbank pensa di farci paura, forse ha sbagliato Paese. Sicuramente, ha sbagliato governo”.
A cura di Susanna Picone
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La Germania bacchetta l’Italia sui conti. Lo fa attraverso il presidente della Banca centrale tedesca, Jens Weidmann, che dal Consiglio economico della Cdu, a Berlino, ha criticato le affermazioni del presidente del consiglio Matteo Renzi, nel suo intervento di apertura del semestre europeo. “Il premier italiano dice che la fotografia dell'Europa è il volto della noia e ci dice cosa dobbiamo fare”, così il presidente della Bundesbank ironizzando sul “selfie” del premier e aggiungendo che “fare più debiti, non è il presupposto della crescita”. Le riforme, a suo dire, non devono essere annunciate ma devono essere fatte. Dura la reazione del governo italiano di Matteo Renzi, che evidentemente non ha gradito la “predica” tedesca: “Se la Bundesbank pensa di farci paura, forse ha sbagliato paese. Sicuramente, ha sbagliato governo”.

L’intervento del ministro delle Finanze Schaeuble

È intervenuto sull’Europa anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble: “Si scrive che noi vogliamo un’Europa tedesca, ma noi non vogliamo un’Europa tedesca, vogliamo un’Europa forte”, così Schaeuble a Berlino parlando al convegno della Cdu. Schaeuble ha anche ribadito che la Germania non starebbe certo meglio senza l'euro, e che bisogna dunque tenere conto degli equilibri politici generali. Inoltre ha sottolineato la necessità di “attenersi a quello che è stato concordato”. “Rifiuto il tema della flessibilità – ha detto ancora il ministro tedesco – Abbiamo bisogno di crescita questo sì, e di investimenti”.

Napolitano difende l’Italia: “Ha fatto molto”

Nel pomeriggio di ieri anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era intervenuto per sottolineare il lungo percorso compiuto dall’Italia: “Abbiamo fatto molto, l’aggiustamento della finanza pubblica che c’è stato in Italia negli ultimi anni può sfidare qualsiasi termine di paragone”, così Napolitano incontrando i commissari dell’Euro-esecutivo in visita a Roma per l’avvio del semestre europeo.

Mogherini: “Nessuna crisi con la Germania”

Il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini è intervenuta questa mattina a Radio Capital e ha provato a calmare le acque. “Non c'è una crisi diplomatica” con la Germania, ma una “discussione politica“, anche con altri Paesi, su come “interpretare il patto di stabilità”, ha assicurato la titolare della Farnesina. L'Italia secondo il ministro sta esercitando un peso europeo nuovo, che apre interessanti possibilità. In ogni caso l'importante è a suo dire avere un “filo diretto” con Berlino. Sulla “polemica” con la Germania è intervenuto inoltre il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: “Non c'è nessun problema con la Germania. Ieri ho avuto un lungo colloquio con il mio amico Schaeuble. Non c'è nessun problema”, così rispondendo ai cronisti a margine di un convegno Bei-Cdp.

Renzi: “Bundesbank non entri nel dibattito politico”

In mattinata il premier ha incontrato il presidente della commissione Ue Josè Manuel Barroso e ha ribadito, in una conferenza stampa congiunta, che non esiste alcuna polemica con il governo tedesco su stabilità e flessibilità. Renzi ha risposto a una domanda facendo un riferimento diretto al presidente della Bundesbank che l’aveva criticato: "Il compito della Bundesbank è assicurare il proprio obiettivo statutario, non partecipare al dibattito politico italiano". Rispetto il loro lavoro – ha chiarito Renzi – ma "l’Europa è dei cittadini, non dei banchieri né tedeschi e né italiani". Anche la cancelliera Angela Merkel, tramite un portavoce, è intervenuta ricordando che la Bundesbank "è un organismo indipendente” e aggiungendo che fra i due paesi “non ci sono divergenze di opinioni sul patto di stabilità e crescita".

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