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Da gennaio scatta l’adeguamento delle pensioni all’inflazione: aumenti fino a 260 euro annui

Da gennaio 2018 scatterà l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, pari all’1,1%, che porterà nelle tasche dei pensionati da 72 fino a 260 euro in più all’anno.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel 2018 per i pensionati sono previsti aumenti annuali fino a 260 euro, frutto dell'applicazione del meccanismo automatico di adeguamento delle pensioni all’inflazione. Da gennaio si applicheranno alle prestazioni aumenti in misura pari all’1,1% e la perequazione delle pensioni, dunque, a seconda del reddito annuale, porterà nelle tasche dei pensionati Inps da 70 fino a 260 euro in più all'anno. Non solo, questi aumenti consentiranno anche una minore riduzione delle prestazioni parzialmente incumulabili col reddito, come la pensione di reversibilità e l’assegno ordinario di invalidità.

Per quanto riguarda il trattamento minimo, l'importo mensile passerà dagli attuali 501,89 euro mensili a 507,41 euro, determinando non solo l’incremento delle pensioni adeguate al minimo, ma anche minori riduzioni per chi percepisce pensioni parzialmente cumulabili con gli altri redditi.

L’assegno sociale – ovvero la prestazione Inps erogata a cittadini che versano in particolari condizioni economiche disagiate e che dichiarano redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge – nel 2018, salirà da 448,07 euro mensili a 453 euro, nei casi in cui il pensionato ha diritto alla sua liquidazione in misura piena.

L'incremento dovuto all'adeguamento delle pensioni all'inflazione, per quanto riguarda gli importi superiori al minimo, sarà pari all'1,1%. Per fare qualche esempio, il pensionato che attualmente percepisce dall'Inps un assegno mensile da 1000 euro lordi al mese otterà un aumento pari a 11 euro al mese, per chi invece percepisce 1600 lordi euro al mese l'aumento sarà di 16,72 euro al mese, mentre chi ha diritto a un assegno da 2100 euro al mese avrà un incremento da 17,33 euro al mese.

In tutto, dunque, i pensionati titolari di trattamento minimo avranno diritto a 72 euro in più all'anno, per chi percepisce fino a 13mila euro annui sarà pari a 143 euro, sino ad arrivare a un incremento tra i 200 e i 260 euro per chi percepisce assegni compresi tra 1.500 e 3mila euro al mese. Al crescere dell’importo della pensione, gli aumenti sono però minori e l’adeguamento pieno all’inflazione è garantito solo agli assegni più bassi.

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