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Da 8 anni non consegna la posta: quasi 600 chili di lettere in garage. Denunciato postino

A partire dal 2010 aveva nascosto parte della corrispondenza che avrebbe dovuto consegnare. Ora un 56enne di origini napoletane residente in provincia di Vicenza, è stato denunciato dalla Polizia della città veneta.
A cura di Biagio Chiariello
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Aveva accumulato, a casa sua, posta non consegnata per più di mezza tonnellata, per la precisione 572 chili. A scoprire le portalettere infedele, un 56enne di origini napoletane e residente in provincia di Vicenza, dipendente delle Poste Italiane, sono stati gli uomini della polizia di stato. L’operazione, coordinata dal pm Carla Brunino della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, è scattata dopo il ritrovamento, da parte di volontari dell’ecocentro di Breganze, di venticinque cassette gialle, di proprietà di Poste italiane, contenenti gli invii e proveniente dallo sgombero di un garage di Breganze, precedentemente in uso proprio al postino. Secondo il compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Venezia rappresenta il più ingente sequestro di materiale postale mai effettuato in Italia. 

Pubblicità elettorale delle elezioni regionali del 2010, ma anche Pagine bianche, posta commerciale di Onlus, plichi reggettati (vale a dire ancora sigillati con il nastro in plastica bianca che viene posto nei centri di lavorazione di Poste Italiane), lettere di banche, comunicazioni dell’Agenzia delle entrate, bollette del telefono e dell’Enel, multe e comunicazioni della Rai. C’era praticamente di tutto nell’elenco del materiale, indirizzato ad enti, aziende e privati e relativa al periodo 2010-2017, che il postino non aveva recapitato ai destinatari.

Le indagini della polizia postale e delle comunicazioni di Venezia sono state portate avanti d’intesa con l’ufficio Fraud management Nordest di Poste Italiane. Le attività di accertamento e di verifica hanno quindi portato ad individuare quello che ritengono essere l’autore della sottrazione del materiale in attesa di essere consegnato. In totale, come detto, oltre mezza tonnellata di documenti, contenuti in 43 cassette gialle, sono stati ritrovati dagli agenti nel garage (nascosti da materassi e cartoni) e nel salotto della casa dell’uomo, accanto ai mobili, alla televisione ed ai tappeti. Tutto il materiale è stato sequestrato, in attesa dei controlli e della successiva fase di indagine che sarà effettuata da Poste Italiane per il recapito ai legittimi destinatari.

Il comunicato di Poste italiane sulla vicenda: "Poste Italiane fa presente che, in seguito ad un casuale ritrovamento di cassette di corrispondenza presso un centro di smaltimento rifiuti, ha avviato, sin da subito, attività di indagini interne e informato la polizia postale di Venezia per procedere penalmente nei confronti del dipendente/dipendenti responsabili dell’azione fraudolenta. L’azienda parte lesa nella vicenda ha proceduto alla sospensione immediata del dipendente riservandosi ogni azione nei confronti dello stesso", è la posizione  dell'azienda.

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