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Zayn Malik subì razzismo mentre era nei One Direction: “Ho lavorato in una band bianca, ridevano dell’asiatico”

Zayn Malik ha spoilerato una canzone su Instagram di cui ha pubblicato il testo in cui sembra riferirsi agli One Direction, la sua ex band: “Mi sono convertito ai concerti e l’ho fatto per l’inflazione, perché ho lavorato sodo in una band bianca e ridevano ancora dell’asiatico”.
A cura di Vincenzo Nasto
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Zayn Malik, via IG
Zayn Malik, via IG

Il ritorno da solista di Zayn Malik, ex membro degli One Direction, è diventato un lungo percorso a tappe che l'ha visto di nuovo protagonista lo scorso anno con il nuovo album Room Under The Stairs. Il progetto ha raggiunto la 15° posizione della Top Bilboard 200, ma non ha completamente soddisfatto il pubblico, soprattutto dopo i tanti rumor che prevedevano una reunion del gruppo, prima della tragica scomparsa di Liam Payne. In questo senso, Malik è ritornato a cantare della band, in un freestyle dal titolo Fuchsia Sea di cui ha pubblicato il testo su Instagram: si tratta di un nuovo brano, ma non è stata ancora comunicata la data d'uscita. Nel testo c'è un riferimento a una "band bianca e ridevano ancora dell'asiatico", sottolineando un razzismo che va a sovrapporsi alla narrazione della band, con cui Malik ha chiuso nel 2015, prima di vedere l'intera formazione sciogliersi l'anno successivo, dopo la pubblicazione di Made in the A.M.

Zayn Malik, via IG
Zayn Malik, via IG

Zayn Malik sugli One Direction: "Ho lavorato sodo in una band bianca, e loro ridevano ancora dell'asiatico"

Negli anni di maggior successo della band, Malik era stato bersaglio di razzismo e islamofobia, legata anche alle origini dei suoi genitori. Il cantante, figlio di padre pakistano e madre inglese, era stato travolto dai commenti pieni di retorica islamofoba, che associavano Malik agli attacchi terroristici dell'11 settembre o all'Isis, la nota organizzazione terroristica paramilitare. Ma gli attacchi a Malik sembravano nascondere alcuni episodi di razzismo legati agli altri membri della band, come canta nello snippet della canzone, riportato su Instagram: "Mi sono convertito ai concerti e l'ho fatto per l'inflazione, perché ho lavorato sodo in una band bianca e ridevano ancora dell'asiatico. Se mio nonno potesse tornare indietro, ragazzo, ci sarebbero buone probabilità di uno schiaffo. Solo un giovane con un figlio e una moglie ora, in una nuova terra, so che sognava intensamente, perché ora sono i miei sogni e io li ho afferrati forte con queste due mani".

Gli attacchi islamofobi nei confronti di Zayn Malik e il silenzio su una possibile reunion

Proprio il cantante aveva parlato degli attacchi islamofobi in un'intervista al portale statunitense The Fader nel 2015, sottolineando come fosse "solo una persona normale, seguo la mia religione e faccio tutte le cose normali che fanno tutti gli altri. Mi sono sempre sentito bene perché ero, tipo, il primo del mio genere in quello che facevo. Mi piaceva il fatto di aver portato diversità". A mettere ancora più distanza tra Malik e gli altri ex membri della band, ci sarebbe anche il passaggio sulla ricerca del successo: "Perché sono stato consapevole di ogni connotazione, e mentre loro si concentrano sulla loro crescita, io ho un viaggio di andata e ritorno verso la costellazione". Il cantante di origini pakistane è l'unico a non aver discusso pubblicamente, anche negli anni precedenti alla morte di Liam Payne, la possibilità di una reunion con la band. Da questo punto di vista, Harry Styles è stato l'ex componente ad aver lanciato più indiscrezioni sulla possibilità che si riunissero, anche dopo il grandissimo successo di Watermelon Sugar nel 2021, vincitore del Grammy per la Best Solo Pop Perfromance.

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