X Factor 2025, le pagelle del quinto live: PierC (5) risparmiato, eliminato Viscardi (7)

Giovedì 20 novembre 2025 è andata in onda la quinta puntata dei Live di X Factor 2025. La giuria è composta da Achille Lauro, Francesco Gabbani, Paola Iezzi e Jake La Furia. L'ospite è stata Levante che ha presentato i nuovi singoli Dell'amore il fallimento e Niente da dire. Sono stati presenti gli inediti, con Paola Iezzi che ha i suoi due talenti: Viscardi con Scinneme ’a cuollo e Rob con Cento ragazze. Jake La Furia porta Tomasi con Tatuaggi e Delia con Sicilia bedda. Achille Lauro ha EroCaddeo con Punto. Nella squadra di Francesco Gabbani, Tellynonpiangere canta Barche di carta e PierC si esibisce con Neve sporca. Quest'ultimo viene risparmiato dal ballottaggio in due occasioni, risultando perà il meno centrato della serata: PierC (5) ha fatto decisamente un passo indietro. Viene eliminato Viscardi (7) con l'inedito, Scinneme ’a cuollo, più radiofonico della serata. Qui le pagelle.
Tomasi, voto 7:
Merita la prima standing ovation del suo percorso a X Factor con The Loneliest dei Maneskin: un abito musicale che non avevamo mai visto finora e in cui potrebbe distinguersi. L'inedito, anche se attualissimo nel mercato discografico, non ha per ora stravolto.
Delia, voto 7,5:
Difendere la propria posizione, com'è accaduto anche con Rob, è frutto di una consapevolezza e la tenacia con cui viene fatta nella musica è solo ammirevole. Sicilia Bedda è una composizione di elevata fattura e non c'è un singolo passaggio in cui non arrivi, devastante, il senso di rabbia e denuncia. La nostalgia è uno specchietto per le allodole e il racconto di Delia ha colpito. C'è poco da commentare per il ballottaggio finale, la risposta del pubblico in sala indica una riflessione profonda.
EroCaddeo, 6,5:
In una serata in cui il suo inedito si candida tra i più centrati dal punto di vista discografico, è sembrato tirare il freno a mano su alcune note più alte, soprattutto in Ancora di Eduardo De Crescenzo. Quando Achille Lauro parlava di competitor, il suo volto è chiaramente quello a cui in molti pensavano.
Rob, voto 7:
In quest'edizione, quando c'è bisogno di riempire il palco, c'è una sola concorrente da chiamare. Trascinante nella sua semplicità in Cento Ragazzi, mentre in Un'emozione da poco sembra fare anche meglio. C'è sempre un confine da spostare più in là nella sua dimensione pop punk e lei ci riesce. L'unico dubbio rimane su un mercato mainstream poco fertile, anche se c'è da scommettere sulla scena emergente come Campa e The Last Confidence.
Tellynonpiangere, voto 6:
Chi cercava un ulteriore senso alla permanenza di Tellynonpiangere nella trasmissione, l'ha trovato in un inedito già inserito nel mercato discografico. C'è tanto ancora da scoprire di Tellynonpiangere e sembra quasi confermarlo anche in Nei treni la notte di Frah Quintale, dove sbava ancora in qualche passaggio.
Viscardi, 7:
Ci sarebbe da recriminare e il suo "Che scandalo" al ballottaggio non si allontana poi molto da un pensiero comune. È difficile essere tra i peggiori quando Scinneme ’a cuollo è l'unico singolo pensato per una trasmissione radiofonica ad alta rotazione. Intercetta soprattutto quella dimensione popolare napoletana che viene influenzata dal fusion e dall'elettronica con esempi risonanti sul mercato come i Nu Genea o anche Anna and the Vulkan. Un suono mediterraneo che abbandona la gara, ma che lascia più domande che risposte sulla competizione.
PierC, voto 5:
Oggi gioca letteralmente il bonus conseguito nelle Audition, un golden buzz che lo rende intoccabile nella gara. Il disappunto proviene principalmente dalla ricezione dell'inedito, in cui non sembra esserci molto spazio di manovra. Un interprete incredibile, ma forse stasera abbiamo visto cosa nascondeva sotto al tappeto.
Francesco Gabbani, voto 5:
C'è stato un momento in cui i suoi due concorrenti sarebbero potuti arrivare entrambi al ballottaggio e invece resta indenne, neanche scalfito dalle imprecisioni di Tellynonpiangere nelle cover e nell'apatia dell'inedito di PierC.
Paola Iezzi, voto 6,5:
Lo scudo protettivo questa volta non ha potuto nulla e a farne le spese è stato uno degli esperimenti più interessanti di quest'edizione. Nella fermezza del proprio cammino di Rob si vede, e anche tanto, la mano di Paola Iezzi: una giudice in grado di mettersi a lato della propria artista e non davanti.
Jake La Furia, voto 7,5:
L'esplosione sul dialetto siciliano è stata accompagnata da un coro, forse, anche da casa. Chi vive della propria libertà sembra, quasi naturalmente, darne di più al proprio concorrente e Delia ne è la prova. Grande compostezza sul ballottaggio della cantante siciliana, ma viene prima ripagato dall'esplosione di personalità di Tomasi sulle note di The Loneliest.
Achille Lauro, voto 6,5:
Il progetto EroCaddeo, per sua stessa ammissione, potrebbe costargli caro da concorrente sul mercato. La verità è che lo ha disegnato su tela così bene che è riuscito ad armonizzare non solo la direzione musicale del cantante, ma anche come arriva al pubblico. Forse fin troppo bene.