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Vasco Rossi: “Bullizzato da ragazzo, il Teatro prima della musica mi ha regalato la libertà”

Zocca dedica a Vasco Rossi una scuola di teatro sperimentale: un omaggio alle sue radici artistiche e al valore educativo della recitazione per i giovani.
A cura di Redazione Music
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Vasco Rossi – ph Marilla Sicilia:Archivio Marilla Sicilia:Mondadori Portfolio via Getty Images
Vasco Rossi – ph Marilla Sicilia:Archivio Marilla Sicilia:Mondadori Portfolio via Getty Images

Zocca ha omaggiato Vasco Rossi con una scuola di teatro a lui dedicata, che ospiterà corso di teatro sperimentale. Un riconoscimento che affonda le proprie radici nell'adolescenza del più grande rocker italiano. Prima di scrivere canzoni che tutta Italia avrebbe cantato, infatti, Vasco Rossi ha trovato una strada sul palco, grazie a un corso che aveva seguito da ragazzo e che gli aprì nuove frontiere, come ha spiegato in un'intervista a Repubblica. Fu un grido liberatorio ("l'urlo più forte che potevo") fatto a casa di un insegnante a dare il via a una carriera che gli sarebbe servita anche dopo, quando cantando ha dovuto tenere a bada la respirazione.

A gennaio partirà il corso condotto da Andrea Ferrari e rivolto a chi ha più di 14 anni. Nel comunicato che lo annuncia si legge proprio come questa idea abbia avuto "un fondamento importante nella sua storia personale e professionale, tanto da riconoscere a questa Arte la possibilità di ‘aiutare' le persone a conoscersi, a migliorare i rapporti interpersonali attraverso la propedeutica del gioco, creando in loro la volontà di esporsi e di uscire dalla realtà virtuale che i social e la rete hanno costruito". E Vasco ha raccontato come la recitazione gli sia servita per riuscire a esprimere sensazioni fortissime che se vivi in un piccolo paese non sempre sei libero di esprimere.

Il cantante ricorda di quando era bullizzato "dal punto di vista fisico, come succedeva a tutti quelli più piccoli per taglia e per età, perché io avevo fatto la primina. E poi anche dal punto di vista psicologico quando sono andato a studiare a Modena, che per me era una città perché io venivo dai monti". Vasco spiega che se venivi da Zocca la gente ti guardava male ed eri quasi di serie B. Oggi oltre a riempire gli stadi italiani gli dedicano corsi di teatro a lui che "ha saputo parlare a intere generazioni, trasmettendo passione, autenticità e il coraggio di credere nei propri sogni", gli stessi valori che il comune di Zocca vuole mettere al centro del percorso educativo.

Nell'intervista Vasco Rossi fa anche una battuta su Jovanotti. Parlando dei cantautori che l'hanno ispirato ha ricordato dell'amicizia con De Andrè, ma anche della sua devozione per Francesco Guccini e in particolare del suo amore per "La locomotiva", un capolavoro assoluto. "Però quando sento dire da Jovanotti che per lui ha lo stesso valore culturale di "Gloria" di Umberto Tozzi… beh capisco di più il significato di alcune sue canzoni". Nelle scorse settimane, inoltre, è stato anche ripubblicato da Carosello Records "Cosa succede in città" – altro album simbolo di Vasco Rossi -, in occasione dei suoi 40 anni.

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