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Sgarbi: “Censurare il David di Michelangelo a Dubai è un oltraggio inaccettabile”

Negli ultimi giorni è divampata una polemica relativa al David di Michelangelo, presentato all’interno del padiglione Italia dell’edizione 2020 di Expo, a Dubai: la diatriba è dovuta alla decisione – italiana, non araba – di nascondere le parti intime della copia in 3D ad altezza originale del capolavoro del Buonarroti. Sulla questione è intervenuto anche Vittorio Sgarbi.
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Negli ultimi giorni è divampata una polemica relativa al David di Michelangelo, presentato all'interno del padiglione Italia dell'edizione 2020 di Expo, a Dubai: la diatriba è dovuta alla decisione – italiana, non araba – di nascondere le parti intime della copia in 3D ad altezza originale del capolavoro del Buonarroti. Sulla questione è intervenuto anche Vittorio Sgarbi.

Sgarbi: "Un'umiliazione inaccettabile"

Intervistato da Adnkronos, Sgarbi ha espresso il proprio punto di vista sul tema: secondo il critico d'arte, la decisione di censurare le nudità del David sarebbe stata attuata per non offendere la sensibilità degli Emirati Arabi, notoriamente un Paese a maggioranza musulmana. "L'Italia oscura il David di Michelangelo a Dubai in ossequio alla tradizione islamica: un'umiliazione inaudita, inaccettabile, intollerabile", ha detto Sgarbi, aggiungendo che "Lo Stato italiano umiliato e l'arte italiana mortificata. Un vero e proprio schifo". Secondo il sindaco di Sutri, "Ci troviamo di fronte all'umiliazione dell'arte italiana. La prova del fallimento dell'Italia all'Expo, dopo che Di Maio era andato qualche mese fa a dire che era un capolavoro". Sgarbi ha proseguito paragonando la situazione alla decisione di Renzi di coprire alcune statue dei musei capitolini in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rouhani:"O tu dici che è un problema tecnico per spendere, di meno, o altrimenti è come quando Renzi fece coprire le sculture per la venuta di Rouhani dall'Iran, mentre Rouhani è persona raffinatissima e sa distinguere fra arte e pornografia. È ridicolo".

La smentita del Padiglione Italia

Gli organizzatori del Padiglione Italia, attraverso una nota scritta dal direttore artistico Davide Rampello, hanno smentito le dichiarazioni di Sgarbi: "Rispettiamo ogni possibile interpretazione che, come tale, è personale, ma l'impostazione concettuale del cuore del Padiglione è esattamente opposta". Secondo Rampello "Il David, icona di bellezza e perfezione, è posto al centro dell'area chiamata Teatro della Memoria. Nella cultura odierna, confondiamo il concetto di memoria con l'archivio. Ma la memoria ha molto di più, il fattore emozionale: il David, in quella posizione, offre subito lo sguardo ai visitatori diventando il testimonial della memoria". Si tratta quindi "di una prospettiva inedita, introspettiva ed emozionante. La statua poggia all'interno dell'area dedicata alle visite di rappresentanza da cui é comunque visibile nella sua interezza dal basso. Questo è stato l'approccio concettuale, il resto sono interpretazioni che valgono come tali".

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