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Scoperta archeologica a Fano, potrebbe essere la Basilica descritta da Vitruvio 2000 anni fa

Un edificio trovato a Fano durante alcuni scavi potrebbe essere la Basilica descritta da Vitruvio nel suo De architecturaa risalente a circa 2000 anni fa.
A cura di Redazione Cultura
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Il De architectura di Vitruvio è l'unico testo sull'architettura che è arrivato integro dall'antichità – fu scritto, infatti, tra il 35 e il 25 a.C – e al suo interno si tratta, tra le altre cose, anche della Basilica di Fano di cui oggi restano solo alcuni resti. Ma una scoperta di qualche giorno fa potrebbe aver riportato alla luce una testimonianza importantissima: "In occasione di alcuni lavori edili in centro a Fano, sono emersi dei resti relativi a un edificio pubblico, di epoca romana, collocato in affaccio al foro cittadino. Si tratta di un complesso costituito da almeno 5 ambienti, i cui muri, conservati in alzato per circa 2 metri, hanno lo spessore di 5 piedi romani (1,50 metri) e sono rivestiti in malta di calce e lastre di marmo" si legge in una nota della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Ancona-Paesaro Urbino.

Quell'edificio potrebbe essere proprio la Basilica descritta da Vitruvio, come ha spiegato all'Ansa l'archeologa Ilaria Venanzoni che ricorda come siano circa 500 anni che si è alla ricerca proprio quell'edificio che è emerso durante la ristrutturazione di un palazzo in centro a Fano in cui appaiono i resti di quella che potrebbe essere la Basilica. Nella nota della Soprintendenza si legge anche che "sono state parzialmente messe in luce anche le relative pavimentazioni, che sono in marmi d’importazione, di colore verde e rosato, probabilmente cipollino verde e pavonazzetto. Tutto il complesso, databile a circa 2000 anni fa, è stato interessato almeno da due ulteriori fasi di vita in epoca medievale, di cui sono state ritrovate alcune tracce: strutture murarie, focolari, frammenti di ceramica invetriata".

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Inoltre, nonostante si sottolinei come la cronologia e la funzione del complesso siano in corso di studio tra i materiali recuperati ci sia anche "un frammento di iscrizione su marmo che riporta su due righe le lettere V e I e conserva ancora tracce della ‘rubricatura', ovvero la colorazione in rosso dei solchi delle lettere incise". La struttura è ampia e articolata e difficilmente sarà accessibile interamente, perché "altrimenti dovremmo abbattere tutto il centro di Fano" dice ancora l'archeologa che parla del ritrovamento di marmi preziosi "importati dalla Grecia e dall'Asia Minore e quindi molto costosi". In attesa di certezze Venanzoni dice all'Ansa che quello che hanno trovato e osservato porterebbe a pensare che l'edificio possa essere collocabile proprio verso la fine del I sec. a.C. in età augustea, ma alcuni oggetti ritrovati risalgono anche al XIV secolo, a dimostrazione che l'edificio sarebbe stato adibito ad altri usi, col passare del tempo.

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