Scandalo The Game: perché il rapper americano è accusato di truffa social da alcuni artisti italiani

Negli ultimi anni alcuni dei protagonisti del mondo del rap americano hanno trovato in Italia non solo un grande immaginario, legato principalmente al mondo della moda, ma anche musicale. La collaborazione con alcuni rapper italiani, ma soprattutto il grande consenso trasformatosi in pubblico ai concerti, ha convinto molti a osservare con attenzione la scena italiana, non sempre con risvolti positivi. È il caso di Jayceon Terrell Taylor, meglio noto come The Game, tra gli artisti più riconosciuti della costa losangelina, proveniente da Compton, uno dei quartieri più difficili della contea californiana, ma soprattutto più prolifica nel rap statunitense. Limitandoci ai nomi più rappresentativi, provengono da lì gli NWA, ma anche Kendrick Lamar e più recentemente Roddy Ricch.
Perché The Game sta cercando artisti italiani per una collaborazione
The Game può essere inserito, a pieno titolo, in questa discendenza musicale, essendo stato lanciato proprio da Dr. Dre nel 2005 con "The Documentary", tra i più importanti episodi musicali dei primi anni 2000 negli Stati Uniti. Solo pochi giorni fa, il rapper scriveva sul suo profilo Instagram @losangelesconfidential: "Sto cercando 5 artisti italiani con cui collaborare. Scrivetemi nei DM se siete pronti". Un invito non più presente sul suo profilo IG, che invece nelle scorse ore è stato replicato per gli artisti francesi: "Sto cercando l'artista più duro in Francia, taggateli qui sotto". Una call to action che, nell'episodio italiano, ha destato un po' di preoccupazione sin dall'inizio, come si leggeva nei commenti del post, in cui si sottolineava lo stridore tra l'annuncio pubblico del rapper, su una sua pagina ufficiale, e l'importanza del suo nuovo progetto: il terzo capitolo di "The Documentary", annunciato alcuni giorni fa.
L'esperienza di alcuni rapper italiani come Mattak, Warez e Ozymandias
Alcuni rapper, come Mattak, Warez e Ozymandias, hanno deciso di contattare via DM il rapper. Il primo, come postato nelle sue storie Instagram, ha mostrato la chat avuta con la pagina Instagram da 14 milioni di follower del rapper. Nella stessa si discutevano le cifre per una possibile collaborazione, tra i 500 e i 1000 euro. La pagina Instagram di The Game sottolineava la quota ritenuta "low/bassina" per il feat, ma che lo scambio sarebbe avvenuto tramite una piattaforma di scambio di bitcoin. Alla richiesta di un passaggio tra manager di Mattak, la conversazione sembra essersi dissolta, con il rapper italiano che spiega in una storia successiva: "The Game mi ha scritto facendomi i complimenti e chiedendomi di collaborare. Ovviamente è una caz****, il problema è che sta truffando diversi rapper emergenti così, da anni. Promette strofe, ti chiede i soldi, e poi sparisce. Fate attenzione".
Warez: "Tranquilli, per la strofa gli ho proposto 15 euro in carte Pokemon, è sparito"
Una storia simile è accaduta a Warez, nome d'arte di Davide Lombardi, che dopo aver postato il messaggio scrittogli in privato da The Game, ha sottolineato: "Tranquilli, per la strofa gli ho proposto 15 euro in carte Pokemon… è sparito. Figurati se mi faccio truffare da uno di Compton quando sono cresciuto tra i banchetti del gioco delle tre carte nella metro". Ma ad approfondire la questione c'è Ozymandias, con un video postato sul suo profilo Instagram. Il rapper e producer romano, con una comparsa anche nel bootcamp di X Factor 2024, ha mostrato come nella conversazione con The Game il profilo Instagram richiedesse soldi anche attraverso Paypal, con l'opzione "Familiari e Amici". Questa opzione non avrebbe permesso la possibilità di rimborso dopo l'invio in caso di truffa.
L'invito di Ozymandias e il tentativo di scam per una collaborazione
Il rapper ha invitato anche il portale Esse Magazine a rimuovere il post in cui si pubblicizzava la ricerca di The Game in Italia. Lo stesso, dopo aver cancellato il post, ha deciso di pubblicare un contenuto titolato "Ecco perché The Game sta scammando rapper emergenti". Ciò che sta avvenendo sul profilo ufficiale di The Game non è una modalità di truffa nuova, sia nella scena americana sia in quella italiana. Ma, in questo momento, si potrebbe trovare una motivazione alla truffa del profilo di The Game in Italia (benché l'iniziativa sembra essere arrivata anche in altre città europee), nei gravi problemi finanziari che l'uomo ha vissuto negli ultimi anni. Anzi, proprio attraverso alcuni passaggi della sua vita giudiziaria, è possibile risalire ad altri tentativi di scam avvenuti nel 2021, durante la pandemia.
The Game costretto a pagare 7,1 mln di dollari dopo un'accusa di violenza sessuale
È necessario ritornare al 2015, quando The Game era protagonista di una serie televisiva su VH1, arrivata in Italia attraverso MTV. In She Got's Game, il rapper, in 10 episodi, avrebbe dovuto scegliere la sua nuova ragazza, propostagli da ognuno dei suoi 10 amici. Le concorrenti avrebbero partecipato al tour musicale di The Game e in ogni episodio avrebbero avuto interazioni con lui, prima di essere eliminate per poi decidere chi sarebbe stata la nuova ragazza. Tra le partecipanti c'era anche Priscilla Rainey che durante la trasmissione ha denunciato di essere stata aggredita sessualmente da The Game, a telecamere spente, all'Adrianna's Sportsbar di Markham, Illinois. La donna, durante la puntata successiva, aveva affrontato proprio The Game sull'aggressione verbale, venendo ripresa dalle telecamere e poi venne subito eliminata. Tra i passaggi finali c'è anche un: "Quello che puoi fare è comportarti da donna e stare zitta, come puoi stare zitta adesso".
Il passaggio successivo fu la denuncia di Rainey per 10 milioni di dollari per violenza sessuale poche settimane dopo, con The Game che ha prima attaccato la donna sui social, per poi sostenere che la disputa legale provenisse dal rifiuto in puntata. Nel 2016, The Game è stato condannato a pagare una cifra di 7,1 milioni di dollari, provenienti dal risarcimento dei danni morali di 1,3 milioni di dollari a cui si aggiungono i 6 come aggravante per l'esposizione televisiva e social delle violenze. Infatti, la corte d'appello di Chicago, a cui The Game si era rivolto, aveva confermato la decisione del giudice di primo grado di ammettere il video del confronto tra Rainey e Taylor, ripreso dalla troupe di VH1.
La querelle legale contro la rete Viacom e la villa all'asta nell'aprile 2025
In questo senso, pochi mesi dopo, The Game avrebbe sporto denuncia contro Viacom, rete produttrice del talent, per negligenza e per non averlo tutelato nei confronti della concorrente Priscilla Raney. L'accusa dei legali del rapper sosteneva che Rainey avrebbe avuto dei trascorsi criminali, tali da non garantire la sua partecipazione al programma. E che successivamente la rete non l'abbia protetto nei confronti delle accuse di violenza sessuale. La richiesta di 20 milioni di dollari è stata rifiutata, con la sentenza che recita: "La creazione di un programma televisivo', inclusa la ‘scrittura, il casting e la trasmissione' è un esercizio di libertà di parola". L'uomo è stato costretto alla vendita all'asta della sua villa a Calabasas nell'aprile 2025.
Le uniche parole di The Game sulla questione scam risalgono al 2021
Facendo un passo indietro, nel 2021 si trova l'unica dichiarazione di The Game sull'insolita e sospetta attività sui social di promozione di giovani artisti. In un'intervista al portale HipHopDx, ha detto che l'iniziativa è nata con Trillz, nome d'arte di DeVonte Clifton, in cui aiutavano giovani artisti ad avere maggiore visibilità. Anche lì sorgono alcuni dubbi, con la denuncia di gran parte dei partecipanti sull'utilizzo di Soundcloud come piattaforma in cui l'account di The Game e le sue playlist avevano meno di 300 follower. Le cifre, rispetto al presente, vengono confermate: la richiesta era tra i 500 e i 1000 dollari per il progetto. Non è chiaro se la voce e le strofe di The Game venissero inserite in ogni traccia.