Ray Bradbury è morto: Se ne va lo scrittore di Fahrenheit 451

Ray Bradbury – autore di Cronache Marziane, Fahrenheit 451 e molti altri classici della letteratura – è morto questa mattina nella sua casa di Los Angeles. La conferma della scomparsa arriva direttamente dal figlio del celebre scrittore americano, che avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 22 agosto. La notizia è stata data qualche minuto fa dal sito io9.com, che ha raccolto il commento di Danny Karapetian, suo pronipote:
Se io dovessi fare una qualsiasi dichiarazione, direi soprattutto quanto sono stato legato a lui e quanto mi manca e non vedo l’ora di conoscere i ricordi altrui su di lui. Ha influenzato artisti, scrittori, insegnanti, scienziati… La sua eredità vive dentro libri, film, televisione e teatro ma, soprattutto, vive nelle menti e nei cuori di chi lo ha letto, perché leggerlo equivale a conoscerlo. Era un grande uomo.
Chi era Ray Bradbury – Nato a Waukegan (Illinois) nel 1920, figlio di un operaio elettrico e di una casalinga di origini svedesi. Nel 1934, negli anni della Grande Depressione, durante la quale il padre resta senza lavoro, si trasferisce in California. Nel 1938 chiude con gli studi "formali" diplomandosi a Los Angeles; decide infatti di proseguire da solo gli studi, trascorrendo le notti nelle biblioteca di quartiere e le sue giornate alla macchina da scrivere. Contemporaneamente – e fino al 1943 – si guadagna da vivere vendendo giornali agli angoli delle strade. E' in questi anni che scopre il mondo della fantascienza, tanto da iniziare a scrivere alcuni racconti sulle riviste del settore. Il grande successo arriva, però, solo nel 1950 con la pubblicazione di Cronache Marziane. Una raccolta di 28 racconti, che si presenta come una sorta di epopea della conquista di Marte da parte dei Terrestri. In realtà, in questi scritti Bradbury punta il dito contro il mito della frontiera e l'incapacità dell'uomo di rinunciare al proprio istinto di sopraffazione e distruzione. Una critica al capitalismo, al razzismo e alle superpotenze mondiali. L’anno successivo arriva quello che per molti è considerato il capolavoro, Fahrenheit 451, l'opera forse più importante del genere distopico, al pari di 1984 di George Orwell. Portato sul grande schermo da François Truffaut nel 1967, viene definito come "il romanzo più visionario che abbia mai letto" dall'autore de Il Mondo Nuovo, Aldous Huxley. I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue, ma Bradbury ha legato il suo nome anche alla tv, lavorando alla prima serie di Ai confini della realtà nel 1959 e poi ad altri show, compreso The Ray Bradbury Theater.