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Perché Percival Everett ha vinto il Premio Pulitzer 2025 con James, libro sull’assurdità della supremazia razziale

James di Percival Everett ha vinto il Premio Pulitzer 2025 come miglior romanzo: il libro rilegge “Le avventure di Huckleberry Finn” dal punto di vista dello schiavo James/Jim.
A cura di Redazione Cultura
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James Everett e il romanzo James
James Everett e il romanzo James

Il Premio Pulitzer 2025 per il miglior romanzo è stato assegnato a Percival Everett, scrittore americano autore di James, rivisitazione de "Le avventure di Huckleberry Finn" ma dal punto di vista dello schiavo personaggio del titolo. Il libro, che in Italia è stato pubblicato da La Nave di Teseo, è stato uno dei libri più letti, amati e celebrati del 2024, vincitore del National Book Award, ovvero quello che è considerato il più importante premio letterario dedicato alla letteratura americana, finendo anche nella cinquina del Booker, vinto da Orbital, romanzo del 2023 della scrittrice britannica Samantha Harvey, ma anche il Kirkus Prize e la Carnegie Medal per la narrativa.

Perché James di Everett ha vinto il Pulitzer

Il Premio Pulitzer 2025 è andato "a James da Percival Everett (Doubleday) – si legge nella nota diramata dall'organizzazione -, una riuscita rivisitazione di Huckleberry Finn che dà a Jim la possibilità di illustrare l'assurdità della supremazia razziale e di offrire una nuova prospettiva sulla ricerca della famiglia e della libertà". È stata una tornata di Pulitzer che hanno dato ampio spazio alla questione razziale, ma sono considerati, visto anche le vittorie, come un messaggio al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, visto che hanno vinto alcuni media che sono stati un suo bersaglio, il New York Times ha vinti quattro premi, mentre il New Yorker ne ha vinti tre.

Di cosa parla James, vincitore del Premio nel 2025

Quello di Everett è l'epopea rivisitata di Huckleberry Finn, perché letta dal punto di vista dello schiavo Jim, che quando è messo in vendita, quindi rischia di doversi separare dalla moglie e dalla figlia, decide di scappate, e pensare a un piano per salvare la propria famiglia. Proprio in quel momento Huckleberry Finn ha finto la propria morte per fuggire al padre violento e si nasconde proprio nella stessa isola cominciando il famoso viaggio in zattera. Everett parte da lì per raccontare la storia dal punto di vista di James, per tutti Jim, facendolo diventare il vero protagonista del romanzo. "Un uomo disposto a tutto pur di sopravvivere e salvare la propria famiglia, un uomo che da Jim – il nomignolo usato in senso spregiativo dai bianchi per indicare un nero qualsiasi, indegno anche di avere un nome proprio – sceglie di diventare James, e sceglie la libertà, a ogni costo" come si legge nella sinossi del libro.

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