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Perché il 17 novembre è la Giornata internazionale degli studenti

Dal 1941, ogni 17 novembre, in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale degli studenti. Una ricorrenza fondamentale per la difesa della libertà d’espressione, nata dalla lotta antinazista degli universitari cecoslovacchi e caricata, negli anni, di tutte quelle rivendicazioni che porteranno alla cosiddetta “Rivoluzione di velluto”. Ecco l’origine di questa particolare Giornata.
A cura di Federica D'Alfonso
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La manifestazione studentesca di Praga del 17 novembre 1939.
La manifestazione studentesca di Praga del 17 novembre 1939.

Domenica 17 novembre si celebra la Giornata internazionale degli studenti. Una ricorrenza carica di significati politici e di accadimenti storici dei quali, nel corso degli anni, migliaia di studenti di tutta Europa si resero protagonisti. La storia di questa giornata inizia nel lontano 1939 in una Praga occupata dai nazisti, passa per l’Atene dei colonnelli per poi tornare a concludersi di nuovo in Repubblica Ceca all'indomani della Rivoluzione del 1989. Storie diverse, accomunate da un unico grande obiettivo: la difesa alla libertà d’espressione degli studenti di tutto il mondo.

Gli studenti antinazisti: l’origine della Giornata

Si tratta di una giornata che ha una lunga genesi, che inizia nel 1939 a Praga, e che nei decenni successivi riunirà tante altre storie di lotte studentesche. Il 28 ottobre di quell'anno centinaia di studenti scendono in piazza in occasione della giornata dell’indipendenza della Cecoslovacchia, all'epoca occupata dalle truppe naziste: durante la manifestazione uno studente della facoltà di medicina dell’Università Carolina viene colpito da un proiettile tedesco. Jan Opletal, questo il suo nome, morirà l’11 novembre dopo quasi due settimane di agonia.

La sua morte farà esplodere la rabbia di migliaia di altri studenti che, il 15 novembre, trasformeranno il corteo funebre in una manifestazione anti-nazista. Il bilancio dell’evento fu drammatico: 1200 studenti arrestati e deportati nei campi di concentramento, e altri nove, insieme ad alcuni professori, giustiziati senza processo proprio il 17 novembre. Due anni dopo questa data verrà dichiarata Giornata internazionale dall’Unione degli Studenti, ma tanto altro sangue dovrà ancora essere versato negli anni successivi.

Da Atene a Praga, le altre "storie" della Giornata

Siamo nel 1973 ad Atene. Il 14 novembre inizia la rivolta degli studenti del Politecnico contro la dittatura dei colonnelli: il 17 dello stesso mese, proprio durante una manifestazione organizzata per commemorare l’eccidio nazista di Praga, un carrarmato abbatte i cancelli dell’università ferendo decine di ragazzi. Un evento traumatico, che da allora la Grecia ricorda come festività nazionale.

Quindici anni dopo torniamo sempre in Cecoslovacchia: in occasione di una delle manifestazioni organizzate per commemorare i martiri antinazisti del 1939 nuovi scontri portano alla morte di un altro studente. La lunga serie di scioperi, contestazioni e rivolte iniziate proprio nelle aule universitarie porteranno, in seguito, alla cosiddetta “Rivoluzione di velluto” del 1989.

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