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Perché ascoltare il nuovo album di Charlie Charles: la fuga dal conformismo del rap italiano

A distanza di 8 anni da Bimbi, Charlie Charles fotografa un altro momento storico del rap italiano con La bella confusione, che fa del minimalismo e della fuga dal conformismo la sua cifra. Qui il racconto del progetto.
A cura di Vincenzo Nasto
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Charlie Charles, via Comunicato Stampa
Charlie Charles, via Comunicato Stampa

Minimalismo, essenzialità e fuga dal conformismo che lo aveva imprigionato in una gabbia dorata. Ma anche la possibilità di vederlo in altri ruoli, magari nella composizione di colonne sonore per il cinema: La bella confusione, nuovo album di Charlie Charles è un atto di rivoluzione ed evoluzione allo stesso tempo. In un momento in cui la ricchezza di dettagli nelle produzioni con cassa dritta ha reso omologato un suono, il producer – come uno scultore – sottrae, cercando di ridefinire il messaggio. Evolutivo nella misura in cui, se nel 2017, all'uscita di Bimbi, avessimo dovuto immaginare a un producer album di Charlie Charles, La bella confusione non sarebbe nemmeno rientrato tra le ipotesi da valutare.

Cosa ha rappresentato Charlie Charles nella scena del 2016

L'identità di Charlie Charles, tra i più rivoluzionari pensatori della nuova scena italiana del 2016, continua a raccontare il rap italiano attraverso le sue fotografie e simboli. In Bimbi aveva raccolto i protagonisti che avrebbero ridefinito l'immaginario urban della musica italiana: Sfera Ebbasta, Izi, Tedua, Ghali, ma anche Rkomi. Il prodotto di questo cambiamento, con un orecchio in Francia e l'altro in Tunisia e Marocco, si sarebbe poi riflesso nella vittoria sanremese di Mahmood con Soldi, in compagnia di Dardust.

Ma anche in Calipso e forse, troppo più tardi, in Obladi Oblada, il suo ultimo singolo prima dell'annuncio di La bella confusione. Proprio quest'ultimo sembra il lavoro più fuori fuoco del producer, in cui si avverte uno dei messaggi del disco, racchiuso nella traccia Paolo: "Tu? Tu non sei un album e nemmeno una canzone. Tu sei quello che gli altri si aspettano che tu sia perché vuoi piacere a tutti, è la tua natura".

La vulnerabilità di Charlie Charles

E i segnali di un progetto intimo come La bella confusione si erano avvertiti proprio nel suo ultimo lavoro da produttore esecutivo con Ernia, in Per soldi e per amore. Come ha raccontato l'autore di Per te in un'intervista, la ricerca e il perfezionismo di Charlie Charles, che lo ha portato a registrare più di cento volte ogni strofa in attesa del take perfetto, non è solo un segnale di paura, ma anzi di coraggio. In un disco che vuole parlare di paura, vulnerabilità e fragilità, ribaltando la cornice fuorviante dell'attuale scena urban, ci vuole coraggio, infatti, nel saper delegare.

E Charlie Charles lo dimostra anche ne La bella confusione, in cui lascia andare la narrazione principale ai suoi ospiti storici: da Ernia a Madame, da Blanco a Mahmood, passando per Massimo Pericolo, Bresh, Sfera Ebbasta, Nayt ed Elisa.

Un nuovo capitolo per l’urban italiano

Non è un caso che quasi tutti gli artisti nella tracklist stiano vivendo un momento di transizione non solo nel loro racconto ma anche personale. Com'era accaduto per Bimbi, anche questa volta Charlie Charles analizza non solo il presente del rap italiano, con una fotografia intima, ma al tempo stessi proietta sulla scena un cambiamento che a piccoli passi potrebbe interessare tutto il genere urban.

Potrà rimanere un grido inascoltato, ma potrebbe anche essere influente su alcuni giovani interpreti del gioco: Kid Yugi, Ele A, Sayf, oltre a 22Simba, tra gli artisti più interessanti in prospettiva. C'è solo un'immagine che sembra offuscarsi, e che forse risponde ai tanti dubbi sul rapporto tra Charlie Charles e Sfera Ebbasta dopo il capitolo Famoso: Una volta in più è l'ultimo saluto a ciò che è stato il duo più importante della scena rap italiana dal 2016.

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