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Morgan, Rutti contro politici e discografia: “Non mi diverto più ad andare contro tutti” e viene tagliato

Morgan travolge il Concertone del Primo Maggio ringraziando i lavoratori della Musica e ettaccando i politici e il sistema discografico, però va lungo e viene sfumato.
A cura di Francesco Raiola
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Morgan e Noemi al Concertone del Primo Maggio
Morgan e Noemi al Concertone del Primo Maggio

Sul palco del Primo Maggio Morgan torna a suonare live e lo fa con alcune una canzone "Sì, certo l'amore" canzone scritta assieme a Pasquale Panella, al suo cavalo di battaglia "Altrove" e con un inedito "Rutti", canzone che è un j'accuse contro il sistema discografico che manda in classifica solo canzoni brutte e non è in grado di discernere il talento e la bravura dalla bruttezza o, per usare le sue parole: "Tanto qui chi vuoi che se ne accorga se sono Mozart o solamente Morgan, non mi diverto più ad andare contro tutti, signore e signori ecco i miei rutti".

Prima di questa canzone, che non sappiamo se sarà mai incisa e se farà parte di un prossimo lavoro del cantautore, Morgan aveva tenuto un monologo, scritto su un fogliettino, che ha recitato al pubblico presente al Circo Massimo. Un monologo, quello del cantautore che se la prendeva esclusivamente con la Politica, che era stata poco attenta, in questi anni, alla musica e ai lavoratori dello Spettacolo: "Voi siete qua, con gli ombrelli aperti. Non esiste altra situazione in cui si vedono tutti questi ombrelli. Siete qua e non era scontato. Per chi si andrebbe fuori così? Per i politici no, solo per la musica, che è molto più importante di quello che i politici pensano sia"

Il cantautore ha continuato: "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano, quello su sul palco è lavoro, non è festa, voglio ringraziare tutte le persone che sono qui. Ci sono ragazzi che hanno studiato e si impegnano e non hanno tutela legale, anche gli artisti non sono rispettati dalla politica ma lo sono dal popolo che sa che rimane senza musica è fare una vita peggiore. Questa è la vostra festa. Diciamo ai politici che noi italiani inventori musica… Non rendersi conto di questo e lasciare tutto nelle mani del mercato senza considerazione stato è segno arretratezza". A quedto punto è partita Rutti, a cui è seguita Altrove, una delle canzoni simbolo del cantautore che però è andato lungo – suettando anche con la conduttrice Noemi – ed è stato sfumato da Meta e BigMama.

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