Michael Jackson, l’accusa della figlia Paris: ” Hanno sottratto soldi dal suo patrimonio”

Paris Jackson, figlia di Michael ha accusato un gruppo di avvocati di aver sottratto denaro dal patrimonio del padre, sfruttando il ritardo con cui rendicontano le spese, stando a quanto scrive US Magazine che ha anche riportato come gli avvocati accusati abbiano negato qualsiasi accusa. La donna avrebbe chiesto a un Tribunale di intervenire per controllare bene le spese che hanno effettuato e i bonus che si sarebbero assegnati gli esecutori testamentari dell'eredità del padre, scomparso nel 2009 a causa di una dose letale di propofol, un sedativo che gli avrebbe provocato un arresto cardiaco. "Gli attuali documenti suggeriscono che un gruppo di avvocati affiatati e ben retribuiti sta sfruttando la mancanza di controllo degli esecutori testamentari per sottrarre denaro al patrimonio, sotto gli occhi di tutti" accusa Paris.
Le accuse di Paris Jackson agli avvocati
Alla morte del cantante questo patrimonio è stato diviso tra i figli Paris, Prince e Bigi ed è gestito fin da allora da due esecutori testamentari, ovvero John Branca e John McClain che hanno il pieno controllo sulla questione finanziaria, quindi decidono di accordi commerciali, per esempio, e anche dei pagamenti alla famiglia. Quello che non torna a Paris Jackson è soprattutto l'estremo ritardo con cui gli avvocati chiedono l'approvazione del Tribunale per spese e onorari straordinari, per questo chiede che questi presentino la documentazione per le spese legali del quadriennio 2019-2023, così da poter verificare che tutto sia avvenuto nel modo più corretto possibile.
Cosa ha chiesto la figlia di Micheal Jackson

Inoltre la figlia del Re del Pop ha chiesto che i pagamenti effettuati dagli avvocati da oggi siano solo parziali, almeno fino all'approvazione delle spese da parte del tribunale, appunto. L'avvocato della donna ha spiegato che ciò che trova strano è che questo ritardo "abbia oscurato il pagamento di donazioni extracontrattuali di 125.000 e 250.000 dollari ai legali". L'accusa è che ci siano pagamenti extra che non sarebbero giustificati: "Nessuna cliente farebbe tali donazioni ai propri avvocati di tasca propria. Peggio ancora, i legali hanno effettuato i pagamenti sapendo che i beneficiari si erano opposti da tempo alla pratica e non erano stati molto disponibili nelle loro tardive comunicazioni".
"I figli hanno guadagnato miliardi", la risposta degli esecutori testamentari
Paris Jackson ha anche spiegato che ha tentato di risolvere la questione in maniera discreta, contattandoli per chiedergli di non autoassegnarsi bonus ingenti, ma a detta sua, questi avrebbero ignorato la questione visto che solo dopo otto mesi questi si sarebbero assegnati 800 mila dollari. Gli avvocati degli esecutori testamentari però negano tutto, sottolineando come il loro lavoro abbia fatto solo del bene al patrimonio globale della popstar e quindi anche dei figli e che la gestione avrebbe generato miliardi per loro, utilizzando lo stesso metro per rendere "un equo risarcimento" al team legale che ha anche respinto gli attacchi contro Micheal Jackson: "Siamo fiduciosi che la Corte le respingerà senza riserve e approverà nuovamente i conti dell'Eredità".