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Mauro Repetto: “Senza Pezzali sarei ancora a casa. Non rinnego gli 883 ma la musica mi serve per lanciare progetti”

Mauro Repetto ha pubblicato la canzone Dj Sole, un brano che serve esclusivamente a lanciare il nuovo spettacolo Election day. L’ex 883 ne ha parlato a Fanpage, raccontando anche del suo futuro e di Max Pezzali.
A cura di Francesco Raiola
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Mauro Repetto
Mauro Repetto

Mauro Repetto è tornato alla musica con una canzone che si chiama Dj Sole, un brano che strizza l'occhio alla dance e che serve, come spiega l'ex 883 a Fanpage, come leva promozionale pr lanciare il suo prossimo spettacolo teatrale Election Day. La canzone non segna alcuna volontà, da parte di Repetto, di ricostruirsi una carriera musicale, benché farà parte di una serie di brani che faranno da colonna sonora per i suoi spettacoli, perché è quello a cui sta lavorando. Ne ha parlato in un'intervista a Fanpage, a cui ha spiegato cosa vuole fare nel futuro, tornando, ancora una volta, anche agli 883, anche per il successo della serie Hanno ucciso l'uomo ragno.

Cosa intendi quando parli di nuovo italian dream?

Per me l'Italian Dream è la potenza dell'American Dream semplicemente applicato a questa voglia d'Italia che ho ogni volta che torno. Abitando a Parigi vedo le città italiane e le possibilità delle feste italiane come la possibilità di concretizzare un sogno come feci 30 anni fa a New York e Los Angeles.

Che rapporto hai oggi con l'Italia?

Come quello che ebbi con l'America 30 anni fa, è un posto in cui mi piacerebbe vivere, lavorare, abitando a Parigi lo vedo come un sogno, appunto. Ogni volta che torno faccio una scorpacciata di persone, posti, luoghi, abitudini, vibrazioni.

Come mai la scelta di tornare con questa canzone che ha un mood dance?

È un appiglio per proporre i miei progetti futuri come lo spettacolo teatrale Election Day: DJ Sole è la discoteca in cui personaggi illustri come Tutankhamen, Giulio Cesare, Cleopatra e Chewbacca, sono candidati all'elezione con tanto di spin doctor.

Spiegaci meglio.

Siamo in un mondo futuribile in cui le lobbies duplicano il laboratorio dei personaggi illustri del passato e li candidano all'elezione del Presidente del mondo per vendere prodotti e contrariare l'anarchia e la morosità economica vigente. Questo pezzo è come i social, come andare in una trasmissione televisiva per fare promozione e annunciare i miei prossimi progetti. Poi avevo voglia di qualcosa di fresco e visto che andiamo verso qualcosa che è sempre più leggero, istantaneo, meno profondo, proprio come l'estate, questo pezzo rispetta bene quello che è.

Hai intenzione di intraprendere una nuova carriera musicale?

Io voglio fare qualcosa, che sia uno spettacolo teatrale o una serie, e utilizzo la musica – che è sempre stata la mia musa, visto che sono un grande utente di cultura musicale, pop in genere – e questa canzone per annunciare un nuovo progetto. È una canzone che mi permette di costruire un universo, quello di DJ Sole, di questa discoteca con 700.000 persone nelle quali  probabilmente andremo nel futuro con una voglia anche di dance estiva, è chiaro.

Quindi non fa parte di un progetto anche prettamente musicale più ampio?

A livello di colonne sonore farò altre canzoni, ho altre idee musicali che saranno, però, sempre al servizio di un progetto multimediale più ampio, che sia teatrale, attoriale etc.

Il rapporto oggi con l'ambiente musicale invece qual è?

Sono un grande utente di cultura musicale, nel senso che sono un fan, sono uno del pubblico che ha la possibilità chiaramente di esprimersi e di fare delle cose in prima persona.

Senti, cosa è successo dopo gli ottimi riscontri della serie sugli 883?

È successo che a teatro vengono a vedermi quattro o cinque generazioni, quindi non solo la mia, ma anche quella dei più piccoli che evidentemente hanno visto la serie e hanno scoperto chi ero.

Cosa succede, nella realtà, dopo la fine della prima serie?

Per quanto riguarda la mia vita, me ne sono andato in America, a Los Angeles per la precisione, mentre per quanto riguarda la serie non lo so, lo scopriremo come spettatori. Andai negli Stati Uniti per cercare di vivere – e l'ho vissuto – questo American Dream, una cosa che oggi fa ridere, non esiste più, ma all'epoca era importante.

Però in realtà dopo il concerto con cui si chiude la prima stagione resta un po' di tempo tuo nella band: hai un ruolo in Nord Sud Ovest Est, no?

Hai ragione, partii per l'America intorno a Pasqua 1994, quindi probabilmente era qualche mese dopo. Partecipo a Nord Sud Ovest Est, lo scrivo e ci metto la faccia.

Che sensazione le dà questo non potersi staccare dagli 883 e Pezzali: ti dà fastidio o, come dicevi prima per la canzone, è un volano per altri tuoi progetti?

Manca una terza opzione che non hai citato, ovvero semplicemente fa parte della mia vita, nel senso che sono veramente Mauro Repetto, e quel momento fa parte di me come un alluce, come una come un tatuaggio, come una catenina che ho dal battesimo. È una cosa che mi piace e la trovo totalmente mia, è talmente dentro di me che non la guardo mai, come non guardi mai la tua catenina al mattino,perché ce l'hai da quando hai fatto il battesimo, e sei abituato.

“Senza Mauro Repetto sarei ancora a casa dei miei” ha detto Pezzali, pochi giorni fa. Senza Pezzali tu dove saresti?

Senza Max Pezzali sarei anche io a casa vicino ai miei, magari non dai miei, ma vicino ai miei. Max ha incentivato questa mia curiosità per dei progetti, per concretizzarli, proprio per fare delle cose, quindi senza di lui probabilmente sarei ancora a Pavia.

Mi riassumi i prossimi progetti?

Continuo a teatro con lo spettacolo Alla ricerca dell'Uomo Ragno, quest'estate sto facendo dei bagni di folla nelle piazze con dei progetti di teatro, concerti in piazza, un nuovo progetto teatrale Election Day e voglia di fare altre colonne sonore musicali che portino la luce su questi miei progetti.

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