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L’importanza di Carla Lonzi: torna in libreria Sputiamo su Hegel, colonna del femminismo

La Tartaruga ripubblicherà tutta l’opera di Carla Lonzi a partire da una pietra miliare del femminismo “Sputiamo su Hegel e altri scritti”.
A cura di Francesco Raiola
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Carla Lonzi (Giav93, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons)
Carla Lonzi (Giav93, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons)

C'era una mancanza incomprensibile nel mondo dell'editoria italiana, un nome che aleggiava da anni e della quale non si trovavano i libri: quel vulnus era Carla Lonzi. Ci penserà La Tartaruga, marchio fondato nel 1975 da Laura Lepetit, che ha storicamente trattato solo libri scritti da donne, ha ripubblicare i suoi scritti a partire da una pietra miliare della saggistica e del femminismo italiano, ovvero "Sputiamo su Hegel e altri scritti", curato da Annarosa Buttarelli. Ad annunciarlo sui social è stata Claudia Durastanti, scrittrice, giornalista e dal 2021 curatrice del marchio che dopo la morte della fondatrice è stato rilevato da Elisabetta Sgarbi e dalla sua La Nave di Teseo.

Sputiamo su Hegel lo si poteva leggere nelle biblioteche o grazie a una circolazione quasi clandestina, che aveva permesso solo in parte, però, alle nuove generazioni di poter approcciare un testo che è fondamentale per la costruzione del pensiero femminista italiano. Il libro, pubblicato nel 1970, è stato scritto assieme al collettivo femminista di Rivolta Femminile lo stesso con cui nello stesso anno avrebbe pubblicato il Manifesto della rivista Rivolta femminile, basato su un testo elaborato proprio da Carla Lonzi e da Carla Accardi ed Elvira Banotti che raccoglie quelli che sono i punti fondamentali della battaglia femminista.

"La notizia della ripubblicazione delle opere complete di Carla Lonzi è un grande motivo di gioia. Non solo Carla Lonzi è la più importante pensatrice femminista in Italia, ma è stata anche una grande filosofa il cui pensiero è stato spesso escluso dal canone tradizionale. Fino ad ora i suoi scritti erano difficili da reperire e si è davvero corso il rischio che rimanessero accessibili a ‘poche elette', perdendo un patrimonio così prezioso per il femminismo – ha detto a Fanpage.it la scrittrice e attivista Jennifer Guerra, autrice di libri come "Il capitale amoroso", "Il corpo elettrico" e l'ultimo "Un’altra donna", e profonda conoscitrice di Lonzi -. Oggi il femminismo ha raggiunto nuovamente una dimensione di massa, ma spesso chi si avvicina a questo tema si trova disorientata di fronte alla miriade di testi e libri che ne parlano e che spesso ignorano la tradizione teorica italiana o la peculiare storia del nostro femminismo. Spero che la ripubblicazione di Lonzi consenta di rendere il suo pensiero un punto di partenza per costruire una coscienza femminista originale e più radicale, che guardi anche all’eredità che il femminismo degli anni ’70 ci ha lasciato.

"‘Sputiamo su Hegel' l'ho scritto perché ero rimasta molto turbata constatando che quasi la totalità delle femministe italiane dava più credito alla lotta di classe che alla loro stessa oppressione" scriveva Lonzi nella premessa alla prima edizione. La stessa Tartaruga ha raccontato così l'importanza della scrittrice:

Insoddisfatta dalla cultura marxista che lasciava poco spazio all’autocoscienza femminile, Carla Lonzi ha deciso di dare spazio alla vita vissuta dalle donne nel quotidiano, nei rapporti con gli altri, in ogni ambito dell’esistenza, e lo ha fatto con un rigore e un’attenzione pieni di ferocia ma anche di amore. I riverberi di quell’esplosione si sentono ancora oggi: Carla Lonzi continua a essere amata, letta e discussa, e a generare nuovi filoni di pensiero. Questo la rende una delle pensatrici più radicali e vive che abbiamo la fortuna di leggere, al di là di qualsiasi geografia e ordine di tempo.

Questa raccolta di saggi segna solo il primo passo della ripubblicazione di tutta l'opera di Carla Lonzi. La curatrice Annarosa Buttarelli ha detto: "Questi sono scritti che non sopportano commenti, spiegazioni, interpretazioni che spegnerebbero la loro forza travolgente, la loro intensa, parlante presenza… Così proponiamo di ripresentare gli scritti di Carla Lonzi senza accompagnamenti critici, come testi per la lotta delle donne, per la meraviglia di coloro che li leggeranno per la prima volta, come alimenti per la trasformazione di sé, come viatico per chi è alla ricerca della qualità di un pensiero, sempre più raro a trovarsi.

Lonzi sarà anche una delle protagoniste del prossimo Festivaletteratura di Mantova che si terrà il prossimo settembre. Il Festival, infatti, dedicherà tre incontri alla figura di Carla Lonzi: giovedì 7, "L'arte della fuga" (Teatro Bibiena, ore 16.45, con Luca Scarlini); venerdì 8, "Dedicato a Carla Lonzi" (Aula Magna dell'Università, ore 21.30, con Annarosa Buttarelli, Laura Iamurri, Luca Scarlini, Carla Subrizi ed Elvira Vannini); sabato 9, "Noi, soggetto imprevisto del mondo" (Teatro Bibiena, ore 21.30 con Lunetta Savino e Viola Lo Moro).

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