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Incendio alla Cavallerizza Reale di Torino: la storia del sito UNESCO che sta bruciando

Uno degli edifici di Torino sta bruciando: si tratta della Cavallerizza Reale, divenuta sito UNESCO nel 1997 e da sempre simbolo della storia della città. Costruita nel XVII secolo per ospitare l’addestramento dei giovani cadetti dell’Accademia Reali la Cavallerizza era già stata danneggiata durante la guerra e da un incendio doloso nel 2014: ecco la sua storia.
A cura di Federica D'Alfonso
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La Cavallerizza Reale di Torino: un incendio ha distrutto il tetto dello storico sito UNESCO.
La Cavallerizza Reale di Torino: un incendio ha distrutto il tetto dello storico sito UNESCO.

La città di Torino, questa mattina, si è risvegliata fra le fiamme: alle 7.20, stando alle prime testimonianze, un incendio è divampato nei locali della Cavallerizza Reale, storico edificio situato fra via Verdi e i Giardini Reali. Le cause sono ancora da stabilire, mentre i vigili del fuoco continuano a lavorare per arginare il rogo che ha già distrutto il tetto dell’edificio. Il complesso, costruito fra XVII e XVIII secolo, rappresenta uno dei simboli della storia della città, e dal 1997 è Patrimonio UNESCO: ecco la sua storia.

La Cavallerizza Reale: simbolo della Torino sabauda

Canaletto, "Veduta di Torino dai Giardini Reale" (1745).
Canaletto, "Veduta di Torino dai Giardini Reale" (1745).

L’edificio, già in parte danneggiato da un altro incendio avvenuto nel 2014, rappresenta la lunga storia della Torino barocca, centro indiscusso di potere all'epoca del Regno sabaudo. La sua costruzione, infatti, rientra all’interno di quel processo di ampliamento che più o meno a partire dalla metà del Settecento riguardò il cuore del capoluogo sabaudo: l’architetto Benedetto Alfieri fu il primo ad apporre la firma al progetto che doveva estendersi per oltre settanta metri ed essere destinato all'addestramento dei giovani cadetti dell’Accademia Reale.

La Cavallerizza Reale, trasformata e ampliata anche a metà dell’Ottocento, ospitava i maneggi, le scuderie e gli spazi per l’addestramento equestre. Nell'idea iniziale, rimasta però incompiuta e ripresa successivamente da Amedeo di Castellamonte, c’era l’obiettivo di dotare l’Accademia di un luogo in cui insegnare ai ragazzi a "montar a cavallo, correr all'Anello, alle Teste, e al Fachino, a Ballare, a far di Spada, a volteggiare, l’Esercitio di Guerra, et evoluzioni Militari (…) e anche il modo d’attaccar Piazze, e difenderle”, come si legge nel documento ufficiale diramato in occasione dell’apertura dell’Accademia Reale.

Cavallerizza: dall'UNESCO all'incendio del 2014

L’intero complesso dell’Accademia Reale, comprendente anche la Cavallerizza, non ha mai avuto vita facile: gran parte di esso venne distrutto durante la Seconda Guerra mondiale, e alla fine degli anni Cinquanta gran parte dei locali venne demolita per far posto al Teatro Regio di Carlo Mollino. Nonostante questo però, gli spazi della Cavallerizza hanno sempre resistito al tempo, e all’uomo: nel 1997 vengono dichiarati Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO per la capacità di offrire “"una panoramica completa dell'architettura monumentale europea nei secoli XVII e XVIII, utilizzando lo stile, le dimensioni e lo spazio per illustrare in modo eccezionale la dottrina prevalente della monarchia assoluta in termini materiali".

Dopo alcuni anni di incertezza, durante i quali il complesso viene ceduto al Comune di Torino con lo scopo di farne locali commerciali, nel 2014 un gruppo di cittadini ha occupato la Cavallerizza Reale con lo scopo di riqualificare e riutilizzare collettivamente un luogo che rischiava di essere completamente privatizzato. Dopo pochi mesi, un primo incendio distrugge una parte dei locali: oggi le fiamme sono tornate a divampare, ponendo di nuovo sotto l’attenzione questo luogo ricco di storia.

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