Ilan Pappé sulle sanzioni Usa a Francesca Albanese: “Da Trump atteggiamento mafioso, ma dietro c’è Israele”

Ilan Pappé è uno dei maggiori storici per quanto riguarda la questione israelo-palestinese e ha appena pubblicato in Italia il libro "La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina" per Fazi, in cui analizza il fallimento dei tentativi di pace di questi anni, in che modo il sionismo sta fallendo e quali sono le piccole rivoluzioni da attuare per cercare di trovare una vera pace. Nell'intervista a Fanpage, lo storico israeliano, ha anche parlato delle sanzioni che Trump e gli Stati Uniti hanno comminato a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi.
"L'America si comporta come un delinquente (…). Questo è un comportamento mafioso" dice lo storico israeliano che da anni, ormai, denuncia le pratiche violente e di pulizia etnica da parte di Israele. Pappé parla delle sanzioni a Francesca Albanese ma anche quelle imposte ai giudici della Corte Internazionale di Giustizia, ai membri della Corte Penale Internazionale e alla Corte Suprema del Brasile che definisce, appunto, mafiose, chiedendosi come Trump possa pensare di meritare il Premio Nobel per la Pace. L'intervista è stata fatta poche ore prima che si trovasse un accordo per il cessate il fuoco, un primo passo verso la ricerca di normalizzazione di una situazione che va avanti da un secolo e per cui nessuno ha trovato una soluzione.

Lo storico israeliano, inoltre, ha anche voluto chiarire che secondo lui, dietro l'idea delle sanzioni a Francesca Albanese non ci siano solo gli Stati Uniti, ma che la decisione sia stata manovrata e voluta dalle lobby israeliane: "Sono loro ad aver dato a Trump questa idea". La decisione da parte del Governo americano è arrivata poche ore dopo la pubblicazione di un rapporto che denunciava il coinvolgimento di numerose aziende americane nell'economia dell'occupazione israeliana che si fonda su pratiche di apartheid e sfruttamento sistemico dei territori palestinesi e che Albanese ha denunciato come una violazione alla sua immunità diplomatica.