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Il 10 dicembre è la Giornata mondiale dei Diritti Umani: ecco perché

Ogni 10 dicembre, dal 1950, si celebra la Giornata mondiale dei Diritti Umani. Una data importantissima, scelta all’indomani del secondo conflitto mondiale e alla luce dell’emanazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, per ribadire il valore fondamentale di parole come “libertà” e “dignità”. Quest’anno l’attenzione è però rivolta in modo particolare ai giovani: sono loro a doversi alzare in piedi contro le discriminazioni e le iniquità a cui ancora oggi ci pieghiamo.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il 10 dicembre si celebra la Giornata mondiale dei Diritti Umani.
Il 10 dicembre si celebra la Giornata mondiale dei Diritti Umani.

Il 10 dicembre ricorre la Giornata mondiale dei Diritti Umani. Una data fondamentale, appuntamento di spicco del calendario delle Nazioni Unite che la indissero ufficialmente il 4 dicembre 1950: ma perché? La storia di questa ricorrenza è strettamente legata con quella di un evento fondamentale della storia mondiale, ovvero la proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani avvenuta il 10 dicembre del 1948. Libertà, uguaglianza e diritti: tutto questo è alla base di una giornata come questa, ma cosa vuol dire realmente tutto ciò?

Giornata mondiale dei Diritti Umani: perché?

Eleanor Roosvelt con una copia della Dichiarazione dei diritti umani, nel 1947.
Eleanor Roosvelt con una copia della Dichiarazione dei diritti umani, nel 1947.

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Fu Eleanor Roosvelt a provare, per prima, a spiegare l’importanza fondamentale di un’azione concreta che ponga al centro la libertà e la dignità di ogni essere umano e dello sforzo congiunto che ognuno, nel suo piccolo, può fare per attuare un cambiamento che sia davvero radicale. Eleanor Roosvelt, quando affermava che “i diritti umani iniziano nei piccoli luoghi, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. […] A meno che questi diritti non abbiano significato lì, hanno poco significato ovunque”, la tragedia della guerra aveva da poco lasciato ferite profonde in tutta Europa, e nel mondo, e parlare di libertà e uguaglianza dell’essere umano sembrava la cosa più necessaria, e doverosa, da fare.

Per questo, nel 1950 quarantotto dei cinquantotto membri dell’Assemblea delle Nazioni Unite votarono a favore di uno dei documenti più importanti della storia del mondo: la Dichiarazione universale dei diritti umani. È proprio per ricordare questa data storica che ogni 10 dicembre torniamo a ricordare che ogni uomo, senza distinzione alcuna, dovrebbe nascere libero ed uguale ad ogni altro. E non soltanto sulla carta.

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Il tema del 2019: i giovani per i Diritti umani

#Standup4HumanRights è l'hashtag che accompagna questa giornata rivolta principalmente ai giovani.
#Standup4HumanRights è l'hashtag che accompagna questa giornata rivolta principalmente ai giovani.

#StandUp4HumanRights è l’hashtag che accompagna il tema scelto per quest’anno, che pone enfasi ed attenzione sui giovani. “Non si è mai troppo giovani per cambiare il mondo”, suggeriscono le numerosissime iniziative nate attorno a questa data in tutto il mondo: in diretta connessione con il discorso sui diritti dell’infanzia, ai più piccoli è riconosciuta parte attiva nella costruzione di un dialogo costante e reciproco fra gli esseri umani. Uno sguardo, quello dell’Ufficio dell’Alto commissariato per i diritti umani (OHCHR), che sicuramente non tralascia di guardare i grandi movimenti ecologisti nati grazie proprio alla spinta dei giovani.

Una campagna, quella di quest’anno, che è stata declinata attraverso l’invito all'azione su varie tematiche specifiche: si parla di bullismo, di cambiamento climatico, e anche di pari opportunità e lotta all'omofobia. Invito alla riflessione, ma anche all'azione concreta attraverso l’invito ad “alzarsi in piedi” e, dunque, ad agire attivamente nei confronti di ciò che, ogni giorno e nei modi più disparati, minaccia quelli che sono principi fondamentali e irrinunciabili del nostro essere umani.

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