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Gandhi: 150 anni fa nasceva l’uomo che trasformò la nonviolenza in uno strumento di lotta

Il 2 ottobre di 150 anni fa nasceva il Mahatma Gandhi. Ispiratore e teorico della resistenza alla dominazione britannica, avvocato per i diritti civili e uomo di grande coraggio, il suo insegnamento sembra essere ancora oggi attuale: è ciò che ha voluto sottolineare il Ministero della cultura indiano in occasione dell’importante ricorrenza, che ogni anno coincide anche con la Giornata internazionale della nonviolenza.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il 2 ottobre di 150 anni fa nasceva Gandhi.
Il 2 ottobre di 150 anni fa nasceva Gandhi.

Il poeta Rabindranath Tagore lo chiamerà “Mahatma”, grande anima, ma nel mondo diverrà famoso molto semplicemente con il suo cognome: il 2 ottobre 1869, a Porbandar, nell’India centro-occidentale, veniva alla luce Mohandas Karamchand Gandhi. Avvocato per i diritti civili, ispiratore del movimento indipendentista indiano, e filosofo della “satyagraha”, la sua figura ha oltrepassato i confini della propria epoca arrivando fino a noi: ancora oggi, infatti, in occasione dell’anniversario della sua nascita, in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale della nonviolenza.

Gandhi e il principio della “nonviolenza”

Mahatma Gandhi insieme alle due nipoti a Nuova Delhi, nel 1932.
Mahatma Gandhi insieme alle due nipoti a Nuova Delhi, nel 1932.

Ogni 2 ottobre, in concomitanza con l’anniversario della nascita di Gandhi, si celebra la Giornata internazionale della nonviolenza, istituita con l’obiettivo di mantenere viva la riflessione attorno ad uno dei pilastri fondamentali della vita e dell’attività politica del Mahatma. Il principio filosofico ed etico della nonviolenza fu infatti lo strumento primario della lotta per i diritti civili che Gandhi intraprese prima in Sudafrica, e che poi tradusse nel più ampio movimento di resistenza al colonialismo che porterà l’India all'indipendenza. Ma cosa vuol dire questo termine?

Attorno alla parola “nonviolenza” si è sviluppata, negli anni, una vasta letteratura che, ancora oggi, tenta di riattualizzare un termine che ha, in effetti, origini antichissime: non fu Gandhi ad usarlo per la prima volta, ma fu grazie a lui che questa complessa idea di resistenza trovò affermazione e si tradusse in pratica politica. “Satyagraha” è il termine sanscrito col quale il leader indiano scelse di designare una forma di lotta che non vedeva nella forza, nella violenza o nella guerra il proprio compimento, bensì nell'ahimsa, ovvero nell'amore e nel rispetto del prossimo e di se stessi, l’unica via per il raggiungimento della giustizia.

Non è con la legge del taglione, sosteneva Gandhi, che l’uomo può sperare di affermare se stesso. “Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo”, una delle sue più celebri affermazioni, fu ben più che uno slogan pacifista: fu, per Gandhi, una regola di vita interiore che doveva tradursi in pratica di vita collettiva. Una lotta attiva, e non passiva, “antica come le montagne”:

La non-violenza non è un paravento per la codardia, ma è la suprema virtù del coraggioso. L'esercizio della non-violenza richiede un coraggio di gran lunga superiore a quello dello spadaccino. La viltà è del tutto incompatibile con la non-violenza. Il passaggio dall'abilità con la spada alla non-violenza è possibile e, a volte, addirittura facile. La non-violenza, perciò, presuppone l'abilità di colpire. È una forma di deliberato, consapevole dominio del proprio desiderio di vendetta. (…) Un cane abbaia e morde quando ha paura. Un uomo che non tema nessuno sulla terra considererebbe troppo fastidioso anche il solo esprimere collera, contro chi cercasse vanamente di ferirlo. Il sole non si vendica contro i bimbetti che gli lanciano la polvere. Nell'atto, essi non danneggiano che se stessi.

Gandhi, a 150 anni dalla nascita

Il Ministero della Cultura indiano ha lanciato, in occasione del 150° anniversario della nascita di Gandhi, un sito web a lui dedicato.
Il Ministero della Cultura indiano ha lanciato, in occasione del 150° anniversario della nascita di Gandhi, un sito web a lui dedicato.

Quest’anno la Giornata internazionale della nonviolenza coincide con il 150° anniversario della nascita di Gandhi. Anniversario che il Ministero della Cultura indiano ha scelto di celebrare lanciando un sito web interamente dedicato al “Padre della nazione” in cui, oltre ad una lunga lista di eventi ed iniziative organizzate in tutto il mondo in suo onore, è possibile consultare materiali fotografici, video e documenti inediti che ripercorrono l’attività politica, e la vita, del Mahatma.

A testimonianza dell’enorme impatto che le parole e le azioni di Gandhi hanno avuto sulle generazioni successive, e sul mondo intero, il Ministero della Cultura ha scelto di raccontare Gandhi attraverso alcuni grandi personaggi che hanno fatto propria, attraverso pratiche e parole, la sua filosofia della nonviolenza. I dodici volti scelti sono quello di Martin Luther King, Nelson Mandela, Ho Chi Min e Aung San Suu Kyi. Ma compaiono anche Barack Obama, Albert Einstein, Petra Kelly, A.T. Ariyaratne, Desmond Tutu, Julius Nyerere, Thich Nhat Hanh e Daisaku Ikeda.

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