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Funerali di Ernesto Assante giovedì 29 febbraio a Roma: alle 9 aperta la camera ardente per l’ultimo saluto

Si terranno a Roma, giovedì, i funerali di Ernesto Assante, giornalista musicale di repubblica e Rockol, scomparso il 26 febbraio a causa di un ictus.
A cura di Redazione Music
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Ernesto Assante (LaPresse)
Ernesto Assante (LaPresse)

La morte di Ernesto Assante, giornalista e critico musicale di Repubblica e Rockol, avvenuta a causa di un ictus a soli 66 anni ha lasciato sgomento il mondo della musica. Nelle scorse ore sono stati centinaia coloro tra colleghi, amici, artisti, addetti ai lavori e lettori che hanno voluto ricordare il giornalista sui social o sui giornali. Decano del giornalismo musicale, Assante è stato per tanti una lettura quotidiana e un esempio, colui che ha raccontato come pochi, in Italia, la musica, oltre a essere stato un pioniere del giornalismo online italiano, come fondatore di Repubblica online e di Kataweb.

Il funerale di Assante

L'ultimo saluto al giornalista sarà dato giovedì 29 febbraio a partire dalle 12 a Roma: amici, colleghi e chiunque vorrà lasciare un ultimo saluto ad Assante potrà farlo giovedì all'Auditorium Parco della Musica presso il Teatro Studio dove si terrà il suo funerale mentre lo stesso giorno, dalle 9 alle 11, sarà allestita la camera ardente presso il Policlinico Umberto I. La notizia della morte del giornalista è arrivato nella tarda serata del 26 febbraio quando persone a lui vicine hanno annunciato la scomparsa a causa di un ictus: Assante aveva da poco compiuto 66 anni, il compleanno era stato il 12 febbraio, pochi giorni dopo la fine del Festival di Sanremo che aveva seguito ancora una volta da protagonista, raccontandolo con le sue pagelle.

La morte a causa di un ictus

Stando a quanto scritto da Repubblica, quindi, il giornalista – lascia la moglie e due figlie – è stato colpito da un ictus che ha portato all'immediato ricovero in ospedale, senza, però, risultati. Assante era uno dei decani del giornalismo musicale italiano, la sua firma era sinonimo di qualità: nella sua lunga carriera è stato il fondatore del settimanale Musica, ideatore di Computer Valley e Computer, Internet e Altro e direttore di McLink e Kataweb oltre che collaboratore, tra gli altri de L'Espresso e Rockol, oltre ad essere stato consulente di varie trasmissioni tv e curatore di alcune voci relative al pop e al rock per la Treccani. Con Gino Castaldo ha composto una delle coppie più conosciute e amate del giornalismo musicale italiano.

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