Enrico Ruggeri su Quello che le donne: “Le modifiche di Mannoia al brano sono un errore e una forzatura”

Enrico Ruggeri è tornato a parlare del suo celebre brano Quello che le donne non dicono. Il cantautore lo ha scritto nel 1987 e ne ha affidato a Fiorella Mannoia l'interpretazione, che in quello stesso anno l'ha portato al Festival di Sanremo. Un grande successo che negli anni ha subito alcune modifiche per via della stessa interprete, in particolare nel verso finale, che nella versione originale era: "Ma non saremo stanche, neanche quando ti diremo un altro sì".
"Il cambiamento di Mannoia un errore e una forzatura"
Enrico Ruggeri ha definito "un errore e una forzatura dettata dalla cultura woke" la scelta di Fiorella Mannoia di cambiare il verso del brano da lui scritto 1987. Il cantautore ha spiegato il significato del testo e di quel ‘si' nel finale in una recente intervista al Corriere della Sera: "Questa è una canzone sulle speranze disattese. Le donne parlano ai loro uomini: non sei più come all’inizio del nostro amore, torna a essere com’eri e ti diremo ancora un altro sì". Ruggeri sembra anche essersi ‘rassegnato' alle modifiche: "Non si può avere tutto dalla vita e la gente ha deciso diversamente, anche grazie a Fiorella, che è stata un'apripista".
Mannoia ha cambiato il testo durante le Atp Finals
Il più recente cambiamento al verso di Quello che le donne non dicono risale alle ATP Finals di Torino del 16 novembre. Durante la pausa, la cantante si è esibita con alcuni dei suoi più grandi successi, tra cui quello scritto da Ruggeri. Alla fine della performance, anziché chiudere la canzone con un ‘si' (come nel testo originale) con il ‘no', diventato cambiamento effettivo nel 2023 sempre per volontà sua, ha concluso con un ‘forse'. Il motivo è quello di lanciare un messaggio forte e chiaro contro la violenza di genere: "Non è detto che sia sì, potrebbe essere anche no. E come dico sempre, quando una donna dice no è no. Con qualsiasi vestito si trovi, in qualsiasi situazione si trovi e in qualsiasi condizione".
Le modifiche già apportate nel 2023
Nel 2023 Fiorella Mannoia aveva già deciso di cambiare definitivamente il verso finale di Quello che le donne non dicono, portato al Festival di Sanremo nel 1987 e scritto da Enrico Ruggeri. "Ma non saremo stanche, neanche quando ti diremo ancora un altro no", è stata la modifica della cantate, che ha quindi trasformato il ‘si' conclusivo in un messaggio diverso. Un cambiamento diventato effettivo e dettato da una ragione ben precisa, come aveva raccontato in un'intervista a La Repubblica: "Dicevo sempre ‘Ti diremo ancora un altro sì', ma non è mica vero. La cantavo e pensavo che non è mica detto, perché danno per scontato che dobbiamo dire un sì? Potrebbe essere un forse, o un no".
La cantante è da sempre impegnata socialmente contro la violenza di genere con la fondazione Una Nessuna Centomila e la sua esigenza di cambiare quel verso è anche un modo per esprimere vicinanza a tutte le donne vittime di violenza, come Giulia Cecchettin: "Va abolita l’abitudine di colpevolizzare le vittime e di giustificare il carnefice. C’è ancora molto da fare, ed è un percorso che possiamo fare solo tutti insieme,".