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Ele A: “Voglio essere la rapper migliore d’Italia. Sono vulnerabile, è un’arma potentissima”

È arrivato l’album d’esordio di Ele A dal titolo Pixel: nel progetto troviamo Guè, Colapesce, Sayf e Promessa, ma anche Gaia e il rapper francese Nes. Qui l’intervista.
A cura di Vincenzo Nasto
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Ele A, via Comunicato Stampa
Ele A, via Comunicato Stampa

Ele A, nome d'arte di Eleonora Antognini, ha pubblicato lo scorso 9 ottobre Pixel, il suo primo album ufficiale dopo gli Ep Globo del 2023 e Acqua l'anno successivo. All'interno si riforma la coppia con Guè, già osservata in El Clàsico prodotta da Shocca, ma anche con Sayf e Promessa, formando uno dei trii più giovani e interessanti per il rap italiano. A chiudere il disco Altantide, un brano "troppo personale, pensavo rimanesse nelle bozze" e che presenta al pianoforte proprio la cantante, che nel frattempo vorrebbe aumentare il controllo, il proprio sguardo sui progetti futuri: "Voglio lavorare tanto in futuro non solo sulla parte testuale, ma anche sulla produzione e sulle visual: voglio che il progetto rispecchi realmente il mio mondo". Qui l'intervista a Ele A.

Qual è l'immagine da ricostruire in pixel?

I miei occhi, anche perché ho cercato di mettere la mia prospettiva in più temi di questo disco.

Quali sono le aspettative per questo disco?

Aspettative non ne ho mai, perché ingigantendo tutto, rischierei di restare schiacciata.

Atlantide, la traccia che chiude il disco, come nasce?

È il brano più vecchio che ho scritto, nel 2023. Pensavo rimanesse nelle mie bozze, lo sentivo troppo personale. Inizialmente avevo deciso di chiamare un pianista, anche perché per adesso lo suono molto grossolanamente non avendo mai studiato.

E invece quel senso di desolazione?

Era quello che volevo fa trasparire. La consapevolezza di non poter tornare più in un posto in cui si è stati bene, perché magari non esiste più. Ma il posto può essere una persona, una situazione, un determinato momento della nostra vita: è un dolore abbastanza intenso, perché ti toglie la speranza.

C'è qualcosa di cui hai nostalgia?

Sicuramente non l'adolescenza. È un momento in cui mi sono sentita spaesata, in cui non si ha coscienza di sé e di ciò che vuoi fare della vita. Poi ci sono molti rapporti conflittuali, rispetto a quel momento, adesso mi sento molto in pace con il mondo. Mentre ho nostalgia dell'infanzia.

Perché?

Perché è il momento in cui non siamo inquinati dal mondo, dai giudizi, dal consumismo. Crescendo, si adagiano sopra di noi degli strati legati a commenti ricevuti, desideri e tutte le complicazioni che la vita ci mette davanti. L'infanzia è l'unico momento in cui si riesce a esprimere realmente ciò che si è.

Cosa significa e quanto conta per te la vulnerabilità?

È un'arma potentissima, non in senso negativo. È un portale anche per gli altri, e da artista è una connessione con ciò che vuole comunicare con la musica. C'è sempre stata una percezione di debolezza, legata alla vulnerabilità, ma come può essere debole una persona che ha il coraggio di mostrare la propria fragilità. Ha paura chi ha una corazza, chi deve difendere ciò che non è.

E tu come hai vissuto questa cosa?

Sono cresciuta con l'abitudine di far finta che vada tutto bene, di nascondere la polvere sotto il tappeto, e quindi l'unica valvola di sfogo per i miei problemi è diventata ricercare la vulnerabilità nella musica. Sia da ascoltare, sia in quella che produco.

C'è una canzone con cui hai avuto questa connessione?

La prima canzone che mi viene in mente è Stare male di Gemitaiz, non c'è su Spotify. Ma anche Mac Miller che in un album ha parlato del suo abuso di stupefacenti con grande libertà e trasparenza.

Com'è nata la collaborazione con Colapesce?

Non capita spesso di fermarti a parlare, di conoscerti quando vai in studio a fare una session, ma con lui è successo. Oltre al piacere di aver fatto un brano con lui, sono super contenta di averlo conosciuto come persona.

Cosa possono portare due talenti come Sayf e Promessa nel rap italiano?

Una cosa assurda è che loro due hanno aperto i miei primi due live. Ma in generale seguivo entrambi, anche prima del loro successo. Per esempio Sayf è avanti anni luce, uno come lui nasce una volta su un milione. Ha la profondità nei testi, la capacità di creare immaginari molto personali e poi entrambi hanno una gran voce. Promessa invece, oltre al timbro, ha un cambio nei flow tra i più forti. Mi ha fatto piacere conoscerli da emergenti e trovarli adesso in questa nuova veste.

E tu invece?

Sicuramente la prospettiva unica, anche perché penso di essere l'unica in Italia a esser uscita dalla Svizzera. Poi, il mio sguardo, i miei occhi su determinati temi. Voglio lavorare tanto in futuro non solo sulla parte testuale, ma anche sulla produzione e sulle visual: voglio che il progetto rispecchi realmente il mio mondo.

Ti dà fastidio quando vieni stretta nel recinto della scena rap italiana femminile?

C'è gente che utilizza rapper donna perché ha il bisogno di spiegarle meglio, ma non sono di quest'idea. È una cosa che non dovrebbe esistere in nessun campo. Ma sono sicuro che le cose cambieranno in futuro.

Senti di essere la miglior rapper in Italia?

No, per ora non mi sento a quel punto.

Ma c'è quella ambizione?

Sicuramente, altrimenti non avrebbe senso fare musica. Voglio essere la migliore, che non vuol dire la numero 1 in classifica. Voglio arrivare a questo livello e sto lavorando per questo.

Prima barra che ti viene in mente dell'album?

Ti direi il ritornello di Atlantide, ma se ci penso bene, mi viene in mente una barra di Sayf: "Questo mondo del cazzo è americano (Fanculo), questo soldo del cazzo è inflazionato".

Quando arriverà un joint album con Guè?

Non adesso, non mi sento all'altezza (ride ndr). Voglio farlo al momento giusto, quando migliorerò le rime e la delivery. A quel punto lo farei subito.

Il tour di Ele A

  • 07 NOVEMBRE – ZURICH (CH) – Exil
  • 11 NOVEMBRE – LONDON (UK) – 93 Feet East
  • 12 NOVEMBRE – BARCELONA (ES) – Laut
  • 13 NOVEMBRE – PARIS (FR) – FGO Barbara
  • 14 NOVEMBRE – BRUXELLES (BE) – Fifty Lab Festival
  • 20 NOVEMBRE – BERLIN (DE) – Kantine am Berghain
  • 28 NOVEMBRE – BERN (CH) Dachstock
  • 05 NOVEMBRE – MONTHEY (CH) – Pont Rouge
  • 02 MARZO – MILANO @ ALCATRAZ
  • 06 MARZO – BOLOGNA @ ESTRAGON
  • 07 MARZO – RONCADE (TV) @  NEW AGE
  • 11 MARZO – ROMA @ LARGO VENUE
  • 12 MARZO – FIRENZE @  VIPER THEATRE
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