Asta record per Gustav Klimt: il ritratto di Elizabeth Lederer del 1916 venduto per 200 milioni da Sotheby’s

Dopo mesi di stallo nel mercato dell'arte, nelle scorse ore è stato stabilito un record relativo all'opera Il ritratto di Elisabeth Lederer di Gustav Klimt. L'opera, infatti, è stata venduta dalla casa d'aste britannica Sotheby's nella sua sede newyorkese per 204 milioni di euro (236,4 milioni di dollari). La vendita, avvenuta nel Breuer Building, ex sede del Whitney Museum, segna la seconda opera più costosa nella storia delle aste d'arte, preceduta solo dal Salvator Mundi attribuito a Leonardo da Vinci. L'opera, venduta nel novembre 2017, sempre a New York, aveva superato i 388 milioni di euro. Nella stessa tornata è stata anche venduta, per 10 milioni di euro (12 milioni di dollari) l'opera America di Maurizio Cattelan, ovvero un water d'oro 18 carati.
Il ritratto di Klimt seconda opera più costosa nella storia delle aste d'arte
La cifra per Il ritratto di Elisabeth Lederer di Gustav Klimt non segna solo il record assoluto per la casa d'aste Sotheby's. Infatti, oltre a quest'opera, sono stati battuti anche altri due ritratti paesaggistici dell'artista austriaco, anch'essi appartenenti alla collezione del filantropo americano Leonard A. Lauder. Da una parte il Blumenwiese per 74,3 milioni di euro, dall'altra il Waldhag bei Unterach am Attersee del 1916, battuto per 59 milioni di euro. Entrambi diventano rispettivamente la 5a e la 6a opera di Klimt per valore di vendita più alto. In totale, l'intera collezione di Leonard A. Lauder ha fruttato una cifra intorno ai 455,4 milioni di euro.
Com'è avvenuta l'asta e perché c'era la clausola guaranteed property
Ma perché la vendita de Il ritratto di Elisabeth Lederer di Gustav Klimt ha rappresentato un passo in avanti nel mercato dell'arte dopo mesi di stallo? Lo si può notare dalle garanzie d'asta che si legavano alla vendita del ritratto. Si tratta della cosiddetta "guaranteed property", ovvero il lotto era coperto da una garanzia finanziaria, secondo cui la casa d'aste (o un privato) garantiva al venditore, in questo caso Leonard A. Lauder, un prezzo minimo indipendentemente dal risultato. L'asta ha visto la partecipazione di 6 concorrenti, che hanno rilanciato per oltre 20 minuti, fino all'ultima e decisiva offerta. Ovviamente, Sotheby's ha mantenuto l'anonimo il nome dell'acquirente che si è aggiudicato il dipinto, sottolineando come il lotto sia stato vinto da un offerente al telefono con il proprio rappresentante, come riporta il portale The Art Newspaper.
Quando nasce l'opera di Gustav Klimt
Ma quando nasce Il ritratto di Elisabeth Lederer di Gustav Klimt? L'opera è stata prodotta tra il 1913 e il 1916 da Gustav Klimt, richiestagli dai più importanti mecenati dell'artista: gli industriali August Lederer e di sua moglie Serena Pulitzer (il suo prozio era il giornalista Joseph Pulitzer). Nel ritratto è raffigurata la loro figlia, Elisabeth, vestita di bianco regale e immersa in uno sfondo verde e blu pallido, adornato da sfumature di pesca e rosa. Si tratta di una delle opere dell'ultima fase viennese dell'artista, legata alla Secessione, in cui avrebbe raffigurato ritratti femminili per le famiglie dell'élite viennese. Non solo i Lederer, ma anche i Wittgenstein, i Rieger e i Bloch-Bauer. L'opera ha destato curiosità negli anni perché, dopo 3 anni, Klimt considerava ancora l'opera incompleta e solo una mossa avventata di Serena Lederer, che "rubò" dall'atelier il quadro, ha permesso oggi l'esistenza e l'integrità dello stesso.
La trafugazione durante le leggi razziali e l'acquisto nel 1985 del magnate Leonard A. Lauder
L'opera, con l’Anschluss e le leggi razziali, venne confiscata dai nazisti nel 1938 e trasferita nel Castello di Immendorf, in Austria, dove nel 1945 un incendio distrusse circa 90 opere, tra cui intere serie di Klimt. Il ritratto di Elisabeth Lederer fu uno dei pochi sopravvissuti, restituito all'unico sopravvissuto della famiglia Lederer, Erich, nel 1948 alla fine della guerra. Solo alla fine degli anni '70 arriva negli Stati Uniti, alla Serge Sabarsky Gallery di New York, punto di riferimento per la Secessione Viennese in America. È lì che il filantropo Leonard A. Lauder, magnate nel mondo della cosmetica, l'ha acquistato nel 1985, rendendolo uno dei gioielli della sua collezione privata. La scomparsa, avvenuta lo scorso 14 giugno, di Lauder ha accelerato la messa all'asta del dipinto di Klimt, diventata la seconda opera più costosa nella storia delle aste d'arte.