Addio a Ronnie Rondell Jr., l’uomo che “si diede fuoco” per i Pink Floyd

È morto a 88 anni Ronnie Rondell Jr., attore e stuntman statunitense, noto soprattutto per aver prestato il suo corpo – letteralmente in fiamme – a una delle immagini più iconiche della storia della musica: la copertina di Wish You Were Here, nono album in studio dei Pink Floyd. La notizia della sua morte, avvenuta il 12 agosto, è stata resa pubblica soltanto nella giornata di domenica.
Le fiamme vere per la copertina dei Pink Floyd
Nello scatto iconico, realizzato nel 1975 dal fotografo Aubrey Powell negli studi Warner Bros. di Burbank, in California, Rondell è l’uomo a destra, mentre stringe la mano al collega Danny Rogers. La particolarità – e la pericolosità – di quella fotografia stava proprio nella sua autenticità, visto che le fiamme che avvolgevano la giacca di Rondell erano vere.
L'incidente durante gli scatti
Lo stuntman in quella circostanza era protetto da una tuta ignifuga e sopportò ripetuti tentativi prima di ottenere l’immagine perfetta, come si vede dalla sequenza di immagini pubblicate da vari account sui social per ricordare questo particolare accadimento. L'autore della foto aveva raccontato al Guardian che furono necessarie quattordici prove, con la troupe pronta a intervenire ogni volta con coperte ed estintori. Non mancarono incidenti, visto che al quindicesimo scatto, quello definitivo, una folata di vento gli bruciò parte dei baffi e un sopracciglio. Rondell, nonostante l’incidente, liquidò la situazione con ironia: "Basta! Per oggi ho finito!".
Oltre a quell’immortalata performance, Rondell ha avuto una lunga carriera a Hollywood, lavorando in film di successo come Arma letale, Thelma & Louise, L’inferno di cristallo e Primo contatto, capitolo cinematografico della saga Star Trek. Con la sua scomparsa se ne va un personaggio memorabile della cultura pop, rimasto impresso nell’immaginario collettivo grazie a una stretta di mano in fiamme.