Crisi di Governo: oggi la svolta?

Ore 19.41 – La notizia certa, ed anche piuttosto scontata, proveniente dal Quirinale, è che domani ci saranno nuove consultazioni. Anche Pasquale Cascella conferma che Bersani non ha rinunciato all'incarico. Domani Napolitano avvierà altre consultazioni per cercare soluzioni alla situazione attuale. L'incarico al leader Pd è congelato, ma non inderogabilmente precluso.
Ore 19.14 – Bersani esce dalla stanza al termine del dialogo con Napolitano e il suo verdetto non è diverso da quanto si credeva. Ecco quanto ha detto:
Ho riferito al presidente del lavoro di consultazioni che non hanno portato ad esito risolutivo. Ho illustrato elementi di comprensione con altre forze politiche e descritto anche difficoltà derivate da preclusioni e condizioni che non ho ritenuto accettabili. Il presidente dunque ha ritenuto di dover ricorrere ad accertamenti propri. In pratica, Bersani non rinuncia formalmente, almeno a quanto pare dal suo discorso.
Marra l'aveva preceduto annunciando che l'esito consultazioni non sia stato risolutivo. Napolitano si assume personalmente responsabilità di ricercare soggetti che possano occuparsi di un esecutivo. La ricerca di una soluzione diviene dunque di stampo presidenziale, con nuovo giro di consultazioni.
Ore 18.50 – Grande attesa per le parole di Bersani – Al termine dell'incontro al Colle ci sarà una conferenza stampa nella quale Bersani riferirà quanto avvenuto nell'incontro con Napolitano. Il segretario del PD ha tentato senza successo di formare un nuovo governo in questi giorni di consultazioni. Nulli gli incontri con Pdl, Lega Nord, Scelta Civica e Movimento Cinque Stelle. Non ci sono numeri certi né per Bersani, né per nessun altro candidato premier.
Ore 18.20 – Bersani al Colle, fuori numerosi cronisti attendono
Ore 18.15 – Bersani è arrivato al Quirinale –Il presidente del consiglio incaricato Pier Luigi Bersani è giunto al Quirinale per conferire con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano circa l'esito delle sue consultazioni relative alla formazione del nuovo governo.
Il Premier incaricato Pierluigi Bersani entro questa sera si recherà al Quirinale per esporre al Capo dello Stato le conclusioni a cui è giunto dopo le consultazioni di questi giorni con parti sociali e soprattutto con le forze politiche per formare un nuovo governo. Il tentativo appare ormai disperato dopo il no del M5S e di Scelta Civica, e l'indisponibilità del leader del centrosinistra a trattare con il Pdl su punti cardine come l'elezione del Presidente della Repubblica. Il segretario del Pd non sembra si sia arreso del tutto ma dopo gli ultimi incontri di questa mattina è apparso alquanto deluso dal giro di colloqui con i gruppi Parlamentari. "E' stato un giro di ricognizione che mi ha dato un quadro molto preciso, pertinente e realistico della situazione, sia dal punto di vista sociale che politico" ha detto Bersani ai giornalisti aggiungendo "Ora dopo qualche ora di riflessione, entro sera, mi recherò al Quirinale per riferire le mie valutazioni".
Sel e Pd credono alla possibilità del governo Bersani – A credere ancora nella possibilità concreta di un governo Bersani è il gruppo di Sel ricevuto oggi dal leader del Pd. "Non siamo disponibili a nessun governissimo con il Pdl, la proposta di Bersani va messa ai voti. C'è la possibilità di un consenso in Aula" ha detto infatti il capogruppo di Sel alla Camera Gennaro Migliore invitando Bersani a provarci. Della stessa opinione anche il Pd perché come ha detto il capogruppo al Senato Luigi Zanda, "è necessario che il paese abbia al più presto un governo politico, che nasca dal risultato elettorale, perché solo un governo che nasca dal processo democratico può avere la forza per affrontare la crisi". A chiudere ogni ipotesi invece sono stati i montiani di Scelta Civica che hanno denunciato il fatto che "a quarantotto ore dall'incontro con Bersani poco si è visto delle proposte che avevamo sollecitato nel confronto".