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Cosentino non molla, Berlusconi neppure: “Gli ho chiesto un passo indietro” (VIDEO)

Liste PdL, il Cavaliere non candida Dell’Utri, Milanese e Scajola. Ma l’ex sottosegretario casalese tiene duro: vertice nella notte, varie ipotesi al vaglio.
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Dopo il voto favorevole della Giunta per le autorizzazioni a procedere la Camera rigetta/approva la richiesta di arresto per il deputato del Pdl accusato dalla Procura di Napoli di collusione con i clan casalesi.

È o non è in lista? Nicola Cosentino telefona agli amici e fa trapelare che è "tutto apposto". Ma non è ancora detto, tant'è che poi, nella notte, quando la situazione non si sblocca, trapela un'altra voce, quella dell'uscita dalle liste del PdL e candidatura con Samorì nei "Moderati Italiani". Nemmeno questa è la soluzione. La verità è che Nick ‘o mericano vuole candidarsi al Senato con il PdL e per perseguire questo fine è disposto a stare a Palazzo Grazioli tutta la notte a presidiarlo, a convincere Berlusconi, a mobilitare tutti i suoi fedelissimi che nella notte contattano la segreteria dell'ex premier: "Se non c'è Cosentino…" e giù presagi di sconfitte clamorose, di tracollo nel collegio Campania 2, che comprende Caserta e provincia, dove Cosentino ha i suoi fedelissimi in lista e ovviamente flop nella lista al Senato con tanto di addio al premio di maggioranza.

La domenica è ancora lunga e tante cose possono accadere: di certo c'è che Silvio Berlusconi stamane, a Sky da Maria Latella l'ha detto chiaramente: "Abbiamo a Cosentino di fare un atto di generosità anche se a fare queste richieste ci sentiamo male perché sono fatte a persone che stimiamo che sono perseguitate dai giudici. Cosentino è accusato di aver chiesto sostegno alla mafia quando si è presentato sempre dentro un listino". I giudici accusano l'ex sottosegretario all'Economia con delega al Cipe di questioni specifiche e di essere il referente politico nazionale del clan dei Casalesi. Poi spiega il Cavaliere: "La sua candidatura è ancora sub judice".

La questione è esclusivamente di numeri: Berlusconi sa che il PdL acquista consensi se fa fuori gli impresentabili. Anche per questo il leader del Popolo delle Libertà ha depennato dalla lista Marcello Dell'Utri, Marco Milanese, Alfonso Papa, mentre Claudio Scajola ha annunciato ieri di aver fatto un passo indietro. Ora resta solo Cosentino. Che porta in dote la macchina da guerra elettorale di Terra di Lavoro e una promessa, già fatta tante volte a Berlusconi: "Con me lì vinciamo".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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