55 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Controlli ai confini: cosa cambierà dal 2021 per i viaggiatori che entrano nell’Ue

Il Parlamento europeo ha approvato una nuova normativa che prevederà un’autorizzazione da richiedere online per i cittadini extracomunitari dei Paesi senza obbligo di visto. I dati dichiarati verranno confrontati con le banche dati per evitare rischi per la sicurezza, di immigrazione illegale o epidemia.
A cura di Giorgio Tabani
55 CONDIVISIONI
Immagine

 I cittadini extracomunitari esenti dall’obbligo di visto dovranno ottenere un’autorizzazione prima di entrare nel territorio europeo. Si tratta dell'Etias (European Travel Information and Authorisation System), una misura approvata dal Parlamento europeo lo scorso 4 luglio e ispirata al modello statunitense dell'Esta. Il nuovo sistema di controllo preventivo, se otterrà il via libera anche dal Consiglio Ue, dovrebbe entrare in vigore a partire dall'inizio del 2021 per i cittadini di circa 60 Stati extra europei. Si stima che da questi Paesi arriveranno 39 milioni di viaggiatori nel 2020, rispetto ai 30 milioni registrati nel 2014.

Come cambierà la procedura di ingresso in Europa per i cittadini extra-Ue

Attualmente i viaggiatori che provengono da Paesi senza obbligo di visto passano attraverso i controlli Schengen, al loro arrivo in Europa. L'autorizzazione o il divieto di ingresso sul territorio dell'Ue spettano alla polizia di frontiera senza che ci sia la reale possibilità per questa di conoscere se la persona rappresenti un potenziale rischio.

Dal 2021 occorrerà compilare invece un modulo elettronico prima del viaggio, con i dati personali (nome e cognome, data e luogo di nascita, sesso e nazionalità), le informazioni sui documenti di viaggio (validità e paese di rilascio), l’indirizzo di residenza e le informazioni di contatto, oltre al Paese europeo in cui è previsto il primo ingresso. I richiedenti dovranno poi segnalare eventuali condanne per reati gravi (come terrorismo, crimini sessuali, traffico di esseri umani o droghe e omicidio) e dichiarare i viaggi in zone di conflitto, oltre a casi di allontanamento amministrativo da Paesi negli ultimi dieci anni. Nei casi di terrorismo il periodo sarà esteso a 30 anni e occorreranno chiarimenti precisi. Ogni domanda sarà automaticamente confrontata con tutte le banche dati pertinenti per verificare, fra le altre cose, se il documento di viaggio è stato segnalato come smarrito o rubato, e se la persona è oggetto di un mandato d'arresto.

La maggioranza dei richiedenti (oltre il 95%) otterrà l’autorizzazione immediatamente per via elettronica, mentre in caso di riscontri positivi per uno o più degli elementi verificati si procederà a un controllo individuale, come misura preventiva contro l'immigrazione illegale o eventuali epidemie. L’autorità nazionale responsabile informerà il richiedente sull'esito della verifica o domanderà ulteriori informazioni entro 96 ore. Una volta ricevuti i chiarimenti avrà quattro settimane per prendere la decisione definitiva e, in caso di rifiuto, si potrà presentare ricorso. L’autorizzazione sarà valida tre anni (o in caso di scadenza del documento di viaggio) e avrà un costo di 7 euro per la fascia d'età fra i 18 e i 70 anni e sarà valida per tre anni.

55 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views