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Conte su accordo Fincantieri-Stx irrita Parigi. Francia: “Non giochiamo a chi è più stupido”

Continuano le frizioni tra Francia e Italia. Questa volta le scintille sono provocate dalle parole del premier Conte a Davos: “È paradossale che proprio mentre si crea un campione europeo della cantieristica per competere più efficacemente sui mercati mondiali come il gruppo Fincantieri-Stx, da parte della Francia si coinvolga la Commissione europea in modo così ambiguo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora scintille tra Francia e Italia. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte rischiano di irritare ulteriormente Parigi, e aggravare una già difficile situazione di tensione. "Se la Francia vuole mettere a disposizione il proprio seggio nel Consiglio di sicurezza dell'Onu parliamone e facciamolo nel contesto europeo, se davvero vogliamo dare importanza a tale contesto". Lo ha detto a margine del World Economic Forum di Davos.  Eppure ieri Conte aveva provato ad abbassare i toni dello scontro con Parigi, ricordando che la "storica amicizia con la Francia" non viene messa in discussione e che il rapporto tra i due Paesi rimane "forte e saldo a dispetto di qualsiasi discussione politica".

Oggi però il premier è contrario all'idea sostenuta da Francia e Germania, ritenendo che il seggio permanente dell'Onu debba andare alla Ue e non ai singoli stati membri. Ieri c'è stata infatti la firma del Trattato di Aquisgrana tra Emmanuel Macron e Angela Merkel,un patto nel quale si prevede anche il sostegno francese per un seggio permanente all'Onu in favore di Berlino. "Parliamo tanto di ideali europei, ma poi bisogna essere coerenti, altrimenti non si è più credibili", ha detto, aggiungendo che "oggi leggiamo il testo del trattato franco-tedesco sottoscritto ad Aquisgrana, molto ricco di riferimenti all'Unione europea. Solo che poi si precisa che la priorità della diplomazia franco-tedesca – ha sottolineato – è allargare il consiglio di sicurezza Onu a un singolo stato membro dell'Unione. Non si è però sempre detto che l'Unione europea dovrebbe avere un proprio seggio permanente?". Poi Giuseppe Conte ha sottolineato che "il nostro obiettivo non può essere quello di dare un seggio permanente in più a un singolo Paese europeo, altrimenti ammettiamolo con franchezza: esiste una ‘retorica europeista' che però l'Italia non è più disposta ad assecondare". 

Ma non è l'unica polemica sollevata dal presidente del Consiglio. L'affondo arriva anche sull'accordo fatto nel 2017 tra Fincantieri e Stx e sul quale è rivolta l'attenzione dell'Antitrust europea, commentando l'attuale situazione del gruppo navale alla luce delle tensioni diplomatiche tra i due Paesi, scatenate dalle parole di Luigi Di Maio. Il vicepremier nei giorni scorsi ha sostenuto che l'immigrazione è colpa soprattutto della Francia ‘colonialista' che impoverisce l'Africa. "È paradossale – ha detto Conte dopo un pranzo avuto con i ministri dell'Economia Tria e degli Esteri Moaveroche proprio mentre si crea un campione europeo della cantieristica per competere più efficacemente sui mercati mondiali come il gruppo Fincantieri-Stx, da parte della Francia si coinvolga la Commissione europea in modo così ambiguo". Per Conte "la logica di questo atteggiamento appare davvero poco comprensibile".

La replica della ministra degli Affari europei francese Nathalie Loiseau è durissima: "La Francia non si farà trascinare nella ‘gara di chi è più stupido' con l'Italia". Poi ha aggiunto: "Con l’Italia abbiamo molte cose da fare e vogliamo continuare a farle. Mi recherò in Italia quando il clima si sarà calmato". Sempre oggi, ha riportato Le Figaro, un portavoce del ministero degli Esteri francese ha definito "inaccettabili" le parole del ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, che ha nuovamente auspicato che gli elettori francesi voltino le spalle al presidente Emmanuel Macron. "Queste dichiarazioni infondate vanno lette nel contesto della politica interna italiana. Sono inaccettabili", ha detto il portavoce del Quai d'Orsay. In seguito alle dichiarazioni del vicepremier Di Maio sul franco CFA, che sarebbe utilizzato dai francesi come mezzo di sfruttamento, la Francia ha convocato l'ambasciatore italiano a Parigi, Teresa Castaldo. "Le abbiamo ricordato i limiti che vanno rispettati se si vuole che tra Francia e Italia prevalgano relazioni di cooperazione ed amicizia", ha sottolineato oggi il portavoce ministeriale.

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