Conte fa il bilancio dei primi mesi di governo: “Stiamo cambiando il Paese, ora riforme fondamentali”
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sceglie una diretta Facebook per inviare un messaggio di buone vacanze agli italiani e per fare un bilancio dei primi due mesi di governo. “Sento di poter dire che stiamo cominciando davvero a cambiare il Paese – afferma Conte –. A partire da settembre ci aspettano sfide cruciali, importanti per rilanciare il Paese. Abbiamo in cantiere una serie di riforme fondamentali, una seria riforma del codice degli appalti, misure anticorruzione, una accelerazione del sistema giustizia, poi la digitalizzazione all’interno dei servizi pubblici, la riforma fiscale, il reddito di cittadinanza. Faremo una manovra seria, rigorosa ma anche coraggiosa. Adotreremo tutte le misure necessarie per combattere la povertà assoluta in cui versano oltre cinque milioni di persone. Rimaniamo concentrati su questi obiettivi”.
Il bilancio dei primi due mesi di governo parte dall’atteggiamento del governo che, secondo Conte, “ascolta le richieste dei cittadini, realizzando il programma e mettendo al centro gli interessi degli elettori. Non è un governo distante, ma con la sensibilità politica di comprendere e soddisfare i vostri bisogni”. Conte parla poi del ruolo internazionale dell’Italia: “Sin dal primo viaggio in Canada per il G7 e nelle altre missioni, l’Italia si è presentata a testa alta, senza mai chiedere concessioni, facendo in modo che il nostro Paese fosse ascoltato. E il nostro Paese ha riacquistato credibilità agli occhi dei leader stranieri”.
C’è poi il tema dell’immigrazione, a cui Conte dedica un passaggio del video:
I primi risultati li abbiamo visti sul tema dell’immigrazione. Il risultato è stato che per la prima volta anche altri paesi europei hanno aperto i porti e accolto una quota di migranti arrivati sulle nostre coste. Abbiamo fatto diminuire gli sbarchi, senza mai perdere di vista la tutela dei diritti dei richiedenti asilo e la garanzia di una accoglienza dignitosa: è un fatto storico che cambia volto al sistema dell’accoglienza e all’Europa.
Conte ricorda anche l’approvazione del Decreto Dignità: “Al centro dell’azione del governo riportiamo la parola dignità, che abbiamo perso di vista, ma che è fondamentale. Dobbiamo evocarla sempre e abbinarla alla persona e al lavoro”. Ma anche il decreto Terremoto, approvato dallo scorso governo e confermato dall’attuale Parlamento. “Abbiamo rinviato l’entrata in vigore della riforma delle intercettazioni – conclude Conte -. Abbiamo dato alcuni primi segnali anche al mondo del volontariato, approvando un provvedimento correttivo del codice del terzo settore. Abbiamo bloccato il contratto dell’Airbus utilizzato dai precedenti governi come aereo di stato, uno spreco di cui questo governo fa volentieri a meno”.
