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Chi è Riccardo Fraccaro, il nuovo ministro per i Rapporti con il Parlamento del governo M5s-Lega

Riccardo Fraccaro è il nuovo ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta del governo M5s-Lega guidato da Giuseppe Conte. Eletto per la prima volta a Montecitorio nel 2013, Fraccaro è stato un membro dei probiviri del M5s e da marzo è invece questore anziano della Camera dei deputati.
A cura di Stefano Rizzuti
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La denominazione del suo ministero è di certo una novità assoluta: Riccardo Fraccaro è il nuovo ministro per i Rapporti con il Parlamento (e fin qui nulla di strano) ma anche per la democrazia diretta. Questa è la dicitura che compare nella lista di ministri consegnata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al capo dello Stato Sergio Mattarella. Fraccaro è deputato e questore anziano della Camera, ruolo che ricopre con l'obiettivo di riuscire a tagliare i vitalizi dei parlamentari. Nato a Montebelluna il 13 gennaio del 1981, vive da sempre in Trentino. Si è laureato in diritto internazionale dell'ambiente all'università di Trento nel 2011. Già durante la campagna elettorale era stato indicato come ministro per i Rapporti con il Parlamento in caso di governo guidato dal M5s.

Riccardo Fraccaro e il M5s

Fraccaro milita nel MoVimento 5 Stelle da anni: nell'aprile del 2010 ha fondato il meet-up di Trento. Dopo la sua elezione alla Camera nel 2013 è stato vicino a Luigi Di Maio ed è stato nominato membro del collegio dei probiviri del MoVimento. Durante la scorsa legislatura, insieme ad Alfonso Bonafede, è stato anche nominato supervisore della giunta Raggi durante i primi mesi della consiliatura capitolina, per affiancare la sindaca di Roma in Campidoglio.

La carriera istituzionale di Riccardo Fraccaro

Fraccaro è entrato per la prima volta in Parlamento nel 2013: è stato eletto alla Camera da capolista. Durante la diciassettesima legislatura è stato segretario dell'ufficio di presidenza di Montecitorio e ha portato avanti la battaglia contro gli affitti d'oro delle istituzioni. Durante i suoi cinque anni da deputato ha proposto la legge sul conflitto d'interessi che è stata approvata alla Camera ma che si è poi fermata al Senato. Il MoVimento 5 Stelle lo ha ricandidato nel 2018 alle elezioni politiche del 4 marzo: è stato sconfitto nella sfida del collegio uninominale ma è rientrato come capolista del proporzionale. Dal 29 marzo del 2018 è questore della Camera.

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