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Catania, studentessa con gravidanza a rischio si prostituiva per 10 euro in un centro massaggi

La Polizia di Stato ha scoperto un finto centro massaggi a Catania: due persone, uno già con precedenti, sono state denunciate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e per sfruttamento dello stato di bisogno dei lavoratori. Si prostituiva anche una ragazza in avanzato stato di gravidanza.
A cura di Susanna Picone
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Dietro l’insegna di un “centro massaggi” si nascondevano attività illecite. È quanto la Polizia di Stato, che da giorni sta operando una serie di controlli per il contrasto del reato di sfruttamento della prostituzione, ha scoperto in un locale di Via Vincenzo Giuffrida a Catania. Locale che si presentava appunto come un centro massaggi, ma all’interno del quale si praticava la prostituzione. Entrando gli agenti si sono trovati dinanzi a situazioni che non hanno lasciato dubbi su quanto accadeva all'interno e la situazione più delicata è stata riscontrata per una delle donne che si presentava come una studentessa e che, oltre a essere già madre di un bambino, si prostituiva in avanzato stato di gravidanza, peraltro a rischio, guadagnando la somma di dieci euro a prestazione a fronte degli ottanta richiesti dagli sfruttatori.

Denunciate due persone e locale sequestrato – A seguito dei controlli due persone, una delle due aveva già alle spalle precedenti per reati in materia di stupefacenti, sono state denunciate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e anche, in seguito alla scoperta della donna che si prostituiva nonostante la gravidanza a rischio, per sfruttamento dello stato di bisogno dei lavoratori. Il locale in via Vincenzo Giuffrida e i proventi dell’attività sono stati sequestrati dalla polizia.

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