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Caso Magherini, condannati tre carabinieri, assolte due volontarie

Le condanne sono state di otto mesi di reclusione per Vincenzo Corni, e di sette mesi per Stefano Castellano e Agostino Della Porta. Il carabiniere assolto è Davide Ascenzi, insieme alle volontarie Claudia Matta e Janeta Mitrea. Corni è stato assolto per le percosse per difetto di querela.
A cura di Claudia Torrisi
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Il tribunale di Firenze ha condannato in primo grado tre dei quattro carabinieri imputati per omicidio colposo nel processo per la morte di Riccardo Magherini, deceduto nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2014 durante un fermo n Borgo San Frediano, al centro di Firenze. Due volontarie della Croce rossa e un quarto carabiniere – imputati anch'essi nel procedimento – sono stati assolti. Le condanne sono state di otto mesi di reclusione per Vincenzo Corni, e di sette mesi per Stefano Castellano e Agostino Della Porta. Il carabiniere assolto è Davide Ascenzi, insieme alle volontarie Claudia Matta e Janeta Mitrea. Corni è stato assolto per le percosse per difetto di querela. Nel dispositivo si afferma che i tre carabinieri condannati – per cui è stata concessa dal giudice la sospensione della pena – durante il loro intervento in Borgo San Frediano, "dopo averlo non senza difficoltà immobilizzato e ammanettato", tennero Magherini "prono a terra", in una "situazione idonea a ridurre la dinamica respiratoria". I tre militari sono stati inoltre condannati al pagamento delle spese processuali sostenute dalle parti civili per il 30% (2.200 euro) per ogni difensore, e al rimborso delle spese generali. Il restante 70% delle spese del giudizio saranno compensate tra le parti. "Sapevamo che la giustizia avrebbe fatto il suo corso in modo giusto ed equilibrato definendo la nostra estraneità ai fatti. Vogliamo ringraziare quanti ci sono stati vicini in questi anni ed un ringraziamento particolare va all'avvocato Massimiliano Manzo, che ci ha seguito sempre con passione e generosità non risparmiando tempo e fatica. Un pensiero anche alla famiglia Magherini, alla quale nessuna sentenza potrà mai rendere Riccardo", ha dichiarato all'uscita del tribunale Claudia Matta, una delle volontarie della Cri.

Il pm Luigi Bocciolini lo scorso maggio aveva chiesto nove mesi di condanna per omicidio colposo a carico dei carabinieri Stefano Castellano, Davide Ascenzi, Agostino Della Porta e della volontaria della Croce Rossa Claudia Matta. Per il carabiniere Vincenzo Corni il pubblico ministero aveva invece chiesto la condanna a 9 mesi per omicidio colposo più un mese per percosse. "Se lo avessero messo a sedere, invece che lasciarlo sdraiato, Riccardo Magherini non sarebbe morto. I carabinieri avevano l'obbligo della sua incolumità mentre hanno contribuito alla morte", aveva detto il pm nella sua requisitoria. L'assoluzione, invece, era stata chiesta per non aver commesso il fatto, per un'altra volontaria, Janeta Mitrea. "Era troppo distante da Magherini per intervenire e stava medicando un carabiniere ferito", ha detto il pm. Un altro soccorritore, anche lui imputato, è deceduto in corso di procedimento.

In aula c'erano i genitori e il fratello di Magherini. Appena pronunciata la sentenza la madre è scoppiata in lacrime. Presente anche Ilaria Cucchi. Guido, il padre di Riccardo, ha dichiarato di essere "soddisfatto, perché tutto quello che avevano detto i carabinieri non è stato creduto dal tribunale, in particolare sono soddisfatto per Brando, perché suo padre non era quello che qualcuno voleva far credere. È stata ribaltata la posizione dei carabinieri, il giudice non ha creduto alla loro versione. I carabinieri sono stati condannati perché hanno ucciso Riccardo. Siamo soddisfatti; non è certo una vittoria, perché nessuno ci renderà Riccardo". Secondo il senatore Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani al Senato, "la richiesta di verità, sostenuta con tanta intelligenza e determinazione da Guido e Andrea Magherini, non era affatto pretestuosa. Dunque, non abbiamo sbagliato a sostenere questa battaglia per la giustizia. La vicenda della morte di Riccardo Magherini presentava lati oscuri e rivelava comportamenti illegali da parte dei carabinieri coinvolti". Adesso, ha aggiunto, "si dovranno valutare con attenzione le motivazioni della sentenza, ma intanto si può dire che quando un cittadino trova la morte durante un'azione di uomini e apparati di polizia, le responsabilità vanno accertate col massimo rigore: è in gioco la stessa credibilità dello stato di diritto e del sistema delle garanzie".

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