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Canada, cerca il papà per 10 anni: lo riconosce in un reportage sui senzatetto

Katy, una ragazza canadese, ha riconosciuto il padre che non vedeva da dieci anni in un reportage sui senzatetto di Montréal e lo ha ritrovato grazie all’aiuto di un giornalista.
A cura di S. P.
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L’ultima volta che Katy Beauchemin aveva visto suo padre fu quando lei aveva diciannove anni. Era morta la nonna e così entrambi avevano partecipato al funerale. Poi l’uomo, che si era separato dalla madre di Katy quando la bambina aveva cinque anni, sparì nel nulla. La figlia lo ha cercato ma ogni suo tentativo di rintracciarlo si è dimostrato vano. Katy però non si è arresa e ha continuato a cercarlo per dieci lunghi anni. Fino a quando, un po’ per caso, lo ha ritrovato. Arriva dal Canada la storia di questa donna e del padre, diventato un senzatetto dopo un periodo in carcere. Katy, che vive alle porte di Montréal, in Québec, ha riconosciuto il genitore in una foto pubblicata da Le Journal de Montréal, in un articolo dedicato ai clochard rimasti a dormire per strada nonostante il freddo. Tra le storie raccontate dal quotidiano c’era anche quella di papà Normand, finito a vivere nel 2007 in strada dopo essere uscito dal carcere.

“Il 3 gennaio ho aperto il giornale e l’ho visto. Ho urlato, mi sembrava impossibile – ha raccontato Katy – In passato ho chiamato stazioni di polizia, prigioni, ospedali, sono andata anche a bussare a casa della gente, ma non l'ho mai trovato”. Quella foto sul giornale ha riacceso le speranze della donna, decisa a trovare suo padre. Il primo passo è stato quello di affidarsi agli utenti di Facebook per identificare il luogo esatto in cui era stata scattata l’immagine in cui si vedeva il genitore.

L’unico indizio che aveva era però un numero scritto su una serranda di un garage e così ha deciso di contattare l’autore del reportage. Ed è grazie al giornalista che la ragazza ha trovato suo padre in un centro di accoglienza per senzatetto. Normand inizialmente ha fatto fatica a riconoscere la figlia: “Mi hanno detto: ‘c'è una bella ragazza che vuole vederti' – ha raccontato l’uomo a Le Journal de Montréal – pensavo che fosse un scherzo”. Poi c’è stato un abbraccio e forse l’inizio di una nuova vita: Normand ha incontrato i suoi quattro nipoti e quando vorrà potrà andare da sua figlia. “Non perdere mai la speranza, perché tutto è possibile”, ha detto la donna finalmente felice di aver riabbracciato il papà.

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