Bossetti, la sorella aggredita a calci e pugni nel garage

Letizia Laura Bossetti, la sorella gemella di Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere in carcere con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, è stata brutalmente aggredita a calci e pugni da sconosciuti nei garage del condominio dei genitori a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Come racconta il Corriere della Sera, la donna di 43 anni sarebbe stata aggredita all'improvviso da tre uomini che si sarebbero avventati su di lei con calci e pugni allo stomaco fino a farle perdere i sensi. La 43enne è stata poi portata in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Ponte San Pietro dove è stata medicata. La famiglia non rilascia dichiarazioni ufficiali sull'aggressione ma, sempre secondo il quotidiano, altri episodi analoghi contro la donna, seppur meno violenti, sarebbero già avvenuti in passato e sempre con lo stesso messaggio, insulti contro il fratello in carcere e minacce alla famiglia.

Nessuna certezza sull'identità degli aggressori

Anche il legale di famiglia, l'avvocato Benedetto Maria Bonomo, non vuole riferire altri dettagli sull'accaduto limitandosi a confermare che "la situazione è di grande tensione" per tutta al famiglia di Massimo Giuseppe Bossetti. "Una cosa è l’amore per un parente, un’altra è la complicità in un delitto" ha tenuto a precisare l'avvocato riferendosi alle accuse di complicità arrivate sulla famiglia dopo che la stessa Letizia Laura aveva affermato di credere fermamente all’innocenza del fratello. Secondo indiscrezioni dei vicini di casa, gli aggressori sarebbero entrati attraverso una porta di sicurezza rimasta inavvertitamente aperta, poi l'aggressione dei tre che inveivano contro "l’assassino Bossetti". Sul caso indagano i carabinieri ma non c'è nessuna certezza sull'identità degli aggressori.