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Berlusconi: “Renzi? Un simpatico tassatore”. E sulla sentenza: “È ingiusta”

Silvio Berlusconi, partecipando a “Porta a Porta”, torna a parlare della sentenza Mediaset, dei servizi sociali, del premier Matteo Renzi, del divorzio con Angelino Alfano e anche della legge elettorale: “Difficile Italicum sia costituzionale”.
A cura di Susanna Picone
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L’ex premier Silvio Berlusconi torna all’attacco e lo fa dinanzi alle telecamere della trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta”. Il leader di Forza Italia, nel corso dell’intervista che andrà in onda questa sera su Raiuno, ha parlato di diversi temi, dalla sentenza Mediaset all’attuale premier Matteo Renzi. Riguardo la decisione dei giudici (lunedì prossimo Berlusconi dovrebbe “debuttare” come volontario in una struttura di Cesano Boscone), l’ex premier ha detto che “c’è indignazione forte per l’ingiustizia che ha portato un collegio feriale a prendere decisione su una sentenza assolutamente ingiusta”. Ma allo stesso tempo Berlusconi ha detto di essere sicuro che la sentenza, contro cui ha fatto ricorso alla corte europea e contro cui chiederà una revisione alla corte di appello di Brescia, sarà annullata. E ha spiegato di non temere la condanna ai servizi sociali ma, al contrario, di affrontarli volentieri. Tanto che ha scherzato sulla possibilità di fare giardinaggio.

Renzi e l’Italicum – Berlusconi ha parlato di Matteo Renzi, col quale aveva trovato un accordo sulle riforme ma che in trasmissione ha definito come “un simpatico tassatore”. “Gli 80 euro sono una mancia elettorale. Per dare 80 euro”, ha spiegato l'ex premier, “Renzi deve trovare dei fondi, sono 830 milioni di euro al mese. Per trovarli ha mantenuto la tassa sulla casa e il prossimo anno gli italiani pagheranno 32 miliardi. E per quanto riguarda i risparmi e i depositi ha aumentato il prelievo fiscale dal 20 al 27%. Con una mano darà 80 euro, ma per tutti gli altri sparisce la tredicesima”. Berlusconi ha parlato della legge elettorale, che per ora è ferma al Senato. E in particolare l’ex premier ha detto che se andrà avanti la riforma del Senato “difficilmente questa legge elettorale potrà essere costituzionale”.

L’addio di Alfano un dolore personale – Il leader di Forza Italia è tornato a parlare anche di Angelino Alfano nel salotto di Vespa e l’ha fatto spiegando di aver provato un dolore personale per il suo addio: “Gli ho sempre dato tutto senza chiedere nulla in cambio, l'unico momento nel quale ho chiesto di essere sostenuto, cioè ho chiesto di dire al capo dello Stato e al governo che se continuavano a chiedere la mia decadenza noi avremmo fatto cadere l'esecutivo, loro hanno optato per continuare a fare i professionisti della politica. Non sono pentito di aver lasciato il governo Letta”. Da Vespa Berlusconi ha parlato delle elezioni europee ma anche delle prossime elezioni politiche: riguardo al Movimento 5 Stelle Berlusconi ha offerto di nuovo un appello affinché votino per i moderati.

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