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Berlusconi ancora contro Monti: “Sarà un piccolo protagonista della politica”

Dopo le innumerevoli apparizioni in tv, oggi il Cavaliere sceglie Radio Anch’io per i suoi annunci. Torna a puntare il dito contro il Governo Monti e si dice convinto che il PdL abbia recuperato consensi elettorali. E poi attacca la sinistra e i “partitini del centro”.
A cura di Biagio Chiariello
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berlusconi porta a porta

Dopo la Tv, Silvio Berlusconi sceglie la radio per quella che è la nuova puntata della lunga serie di incursioni mediatiche in vista delle elezioni politiche del prossimo anno. Tra nuovi proclami e vecchi slogan, il Cavaliere ribadisce la sua discesa in campo: «Sì, lo confermo» risponde a chi gli chiedeva se lui fosse definitivamente il candidato premier. Quindi, dopo averlo attaccato e candidato il giorno successivo a guidare le liste dei moderati, arriva la nuova entrata a gamba tesa nei confronti di Mario Monti. Berlusconi afferma di essere per la prima volta d'accordo con Massimo D'Alema che nei giorni scorsi si era detto contrario ad una candidatura di Monti: «E' forse l'unica volta che sono d'accordo con quanto ha detto: Rimarrei sorpreso se ci fosse una partecipazione diretta di Monti alla campagna elettorale» ha detto Berlusconi. Peraltro, rincara la dose il leader del Pdl,  «non sarebbe nel suo interesse diventare piccolo protagonista da deus ex machina quale si era presentato». Non manca, poi, di puntare il dito contro la politica economica del governo tecnico che «ha fatto salire di due punti percentuali pressione fiscale». Anche per questo, dice, «forse abbiamo sbagliato, credendo che fosse troppo grave per la situazione dell'Italia, provocare una caduta del governo dei tecnici». In ogni caso, promette «noi andremo nella direzione opposta con l'aiuto alle imprese che bisogna tassare di meno e imponendo meno vincoli sulla burocrazia».

Il Cavaliere è convinto che il PdL stia recuperando consensi. In tal senso nomina il suo vecchio pallino: «I sondaggi che oggi fanno registrare un aumento di quattro punti». Come fare per recuperarne ancora un po'? «Mi basta poter riparlare con gli elettori che ci diedero il 40% nel 2008» dice convinto Berlusconi a Radio Anch'io. Non nascondo un calo di consensi nel passato, ma il motivo è presto spiegato: «Sono stato a lungo assente dalla comunicazione, e questo purtroppo ha causato nostra discesa nei sondaggi, ne ha approfittato la sinistra che con la scusa delle primarie ha occupato i media, una vera e propria alluvione». Secondo il Cav. alle prossime elezioni ci saranno poche speranze invece per i «piccoli partitini del centro» afferma con sarcasmo. «Possono soltanto sottrarre voti al fronte moderato e anche così favoriscono la sinistra. Chiedo quindi agli elettori di concentrare il loro voto sull'unico movimento di centrodestra in grado di vincere le elezioni: il Popolo della Libertà».

E sempre a proposito del "piccolo schermo", si dice pronto al faccia a faccia in tv «con Bersani o con Monti: sono il primo a chiederlo -dice Silvio-. Se fatto con le regole giuste, credo sia una cosa molto positiva per far capire cosa vuole ciascuno di questi contendenti. Spero di poterne fare più di uno. Non ho nessuna difficoltà. Sono assolutamente a disposizione». E proprio lui che ha fatto ormai dei blitz in televisione una delle sue armi fondamentali, attacca La7:  «Questa rete – dice – dalla mattina presto alla notte tardi fa trasmissioni di approfondimento politico contro di noi».  Berlusconi arriva dunque a lamentarsi di essere stato assente in tv nell'ultimo anno.
Soddisfatto, invece, sulla decisione di posticipare di una settimana le elezioni: «Non mi pare che uno scostamento così possa essere considerato notevole» e comunque lo spostamento al 24 febbraio «va nella direzione di una migliore organizzazione». E poi annuncia: «La definizione del ‘rassemblement' del centrodestra? Potrebbe chiamarsi "partito per la Repubblica, partito repubblicano».

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