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Benzinaio spara e uccide rapinatore, il sindaco crea t-shirt per sostenerlo

“Io sto con Stacchio” è la scritta sulle magliette con le quali si vogliono raccogliere fondi per il benzinaio che è stato iscritto nel registro degli indagati dopo aver sparato ad un rapinatore uccidendolo.
A cura di Antonio Palma
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Il sindaco di Albettone, paese vicino a Ponte di Nanto nel Vicentino, ha fatto realizzare delle t-shirt in solidarietà con il benzinaio che martedì sera ha sparato nel conflitto a fuoco in cui è morto un malvivente durante un tentativo di rapina in una gioielleria della zona. “Io sto con Stacchio” recita la scritta sulle magliette. Il sindaco, Joe Formaggio, in questo modo vuole raccogliere fondi da destinare al gestore della pompa di benzina. Il Primo cittadino di Albettone ha inoltre avviato una raccolta di firme a sostegno del benzinaio con i sindaci di Barbarano e Nanto. Intanto il benzinaio è stato inscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Vicenza che sta indagando sul caso, l’ipotesi di reato è quella di eccesso colposo in legittima difesa. "Un atto reso indispensabile dall’esigenza di garantire la partecipazione e l’interlocuzione dei difensori dell’uomo agli accertamenti tecnici” hanno spiegato dalla Procura. “La situazione processuale sarà meglio determinata, sia sotto il profilo di configurazione giuridica che di effettiva responsabilità, solo all’esito delle indagini, che saranno compiute con ogni attenzione, obbiettività e diligenza” ha sottolineato il Procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri.

Identificato l’uomo rimasto ucciso

Il rapinatore rimasto ucciso durante il conflitto a fuoco intanto è stato identificato. Si tratta di un nomade 41enne nato a Vicenza e residente nel campo di Fontanelle, nel Trevigiano. Intanto si continua ad indagare per fare chiarezza sulla dinamica della tentata rapina e del conflitto a fuoco. “Quanto alle indagini in corso per l’esatta ricostruzione della dinamica della tentata rapina e del conflitto a fuoco si presentano complesse e articolate e necessitino di molti accertamenti tecnici. Per questo gli esiti non possono essere immediati” ha spiegato sempre il Procuratore Cappelli.

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