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Beauty contest, l’ira del Pdl e il ricorso di Mediaset sulle frequenze tv

Dopo la decisione del Ministro Passera sulla cancellazione del beauty contest, scatta la reazione del Pdl e del Presidente di Mediaset Confalonieri che annuncia ricorso al Tar contro il provvedimento del Governo.
A cura di Antonio Palma
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Beauty contest, l'ira del Pdl e il ricorso di Mediaset sulle frequenze tv

Il beauty contest rischia di rovinare nuovamente il clima nella maggioranza dopo il vertice rappacificatore di ieri sera. Nell'incontro non si è parlato di frequenze televisive proprio per non dar vita ad una rottura definitiva nella maggioranza, ma l'emendamento del Governo presentato ieri Commissione finanze della Camera ha scatenato la reazione dei dirigenti del Pdl ma anche la netta presa di posizione del gruppo Mediaset che ha fatto ricorso contro la decisione dell'Esecutivo.

L'emendamento al dl fiscale, passato in Commissione con il voto contrario del Pdl, dà attuazione alla presa di posizione del Ministro Corrado Passera che aveva chiarito apertamente la scelta del Governo di annullare definitivamente il beauty contest voluto dal precedente Esecutivo e dare vita ad una regolare asta per l'assegnazione delle nuove frequenze televisive con precisi requisiti. L'idea del Ministro è quella di operare uno scorporo in pacchetti delle frequenze per poi assegnarli a diversi operatori anche con modalità differenti e con tempi di concessione diversi.

La scelta del Governo ha scatenato l'immediata reazione dell'ex Ministro della Comunicazione Paolo Romani che per il Pdl si occupa della vicenda, dichiarando "un fatto grave" l'emendamento del Governo e ricordando che gli accordi presi in precedenza erano ben diversi. Per Romani tra l'intesa iniziale sul beauty contest e l'emendamento successivo sono intercorse "trattative con un partito della maggioranza" che hanno cambiato le carte in tavola. A preoccupare il Pdl in realtà è il fatto che l'emendamento sulle frequenze tv "così com'è congegnato non consentirà a Rai e Mediaset di partecipare alla gara".

Mediaset dal canto suo oggi ha annunciato di aver fatto ricorso contro la cancellazione del beauty contest presso il tribunale amministrativo regionale del Lazio competente in materia.  A darne notizia lo stesso Presidente del gruppo televisivo Fedele Confalonieri in apertura dell'assemblea della società. "Andremo comunque avanti per difendere i nostri diritti" ha detto Confalonieri ribadendo che la cancellazione del beauty contest è solo un tentativo per impedire a Mediaset di partecipare alle aste. Sull'effettiva partecipazione alle aste per le frequenze tv in realtà non vi è ancora nessuna certezza visto che le regole per poter partecipare verranno stabilite solo successivamente con un apposito regolamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Come si temeva lo scontro sull'assegnazione delle frequenze tv non finirà qui, neanche con la decisione definitiva del Governo, sia in Parlamento con le polemiche tra gruppi opposti, ma anche nelle aule dei tribunali dove i ricorsi delle aziende interessate faranno si che a mettere la parola fine sulla vicenda del beauty contest sarà la giustizia amministrativa.

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