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Avvelena il latte della nipotina, la madre la scopre: “Perché la bambina non muore?”

Sarai Rodriguez-Miranda, 19enne americana, rischia 25 anni di carcere per aver tentato di uccidere la figlia del fratello, una bimba di appena 11 mesi. La ragazza avrebbe maturato il suo piano diabolico dopo la decisione dell’uomo di trasferirsi con la fidanzata nella casa in cui la stessa teenager viveva con la madre nello Stato USA dell’Indiana. Proprio la genitrice ha intuito cosa stava per fare e ha salvato la piccola.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha cercato di uccidere la nipotina di appena 11 settimane avvelenando il latte materno della bambina con delle compresse di Excedrin (un farmaco molto simile all’Oki). Sarai Rodriguez-Miranda, 19 anni, dello Stato USA dell’Indiana, ha ammesso le proprie colpe e presto sarà condannato per tentato omicidio. Rischia 25 anni di carcere. Il folle piano omicidio della ragazza avrebbe come movente la decisione del fratello e della sua fidanzata di trasferirsi nella casa dove la 19enne viveva con sua madre a Fort Wayne nel gennaio 2017. Sarai sarebbe andata su tutte le furie quando la genitrice ha accettato di prolungare la loro permanenza.

Proprio la madre ha intuito cosa la figlia stesse ordendo ai danni della piccolina dopo aver letto alcuni messaggi di testo che spiegavano esattamente come aveva pianificato di uccidere la bambina. "Userò queste pillole. Ho deciso che possono restare più a lungo e voglio uccidere il loro bambino", ha scritto Rodriguez-Miranda al ragazzo, secondo i documenti ottenuti da The Indianapolis Star. "Sinceramente non sono preoccupata di essere scoperto. Non sono sospettosi di me”, avrebbe aggiunto. In un altro messaggio, la giovane chiede al suo ragazzo di cercare quanti milligrammi erano necessari per uccidere un bambino. Poi invia la foto di un mortaio e un pestello contenente polvere bianca. La giovane ha poi messo la polvere in uno dei biberon conservati nel suo frigo.

Fortunatamente sua madre è riuscita a leggere quei messaggi in tempo. La donna è andata quindi a controllare i due biberon nel frigo, notando che uno aveva un "cerchio verdastro sul fondo" ed era di un colore diverso dalla bottiglia di latte materno non contaminata, secondo The Journal Gazette. La madre dell'adolescente ha quindi fatto uno screenshot dei messaggi, ha messo entrambe le bottiglie in un sacchetto di plastica e ha trovato il mortaio e il pestello usati. A quel punto ha portato la nipote all'ospedale. La piccola non aveva ancora preso il latte e quindi si è salvata. Gli investigatori hanno poi scoperto che il latte contaminato conteneva l'equivalente di nove compresse di Excedrin che è sufficiente per uccidere un adulto, secondo quanto si evince dai documenti giudiziari.

Quando Sarai si è accorta che la bimba non manifesta alcun sintomo, ha scritto al suo ragazzo per dirgli che il piano non aveva funzionato. “Quella stupida bambina non è morta. Perché?" E ancora: "Spero che muoia. Non mi sento male per quello che volevo fare … Mi sento abusata”. La ragazza è fuggita in Michigan con il suo fidanzato dopo che sua madre le avrebbe detto di rimanere a casa e parlare con la polizia che stava arrivando. È stata arrestata otto mesi dopo a Bay City ed estradata di nuovo in Indiana. Ha provato a difendersi, sostenendo di soffrire di ansia e depressione, per poi ammettere le proprie responsabilità.

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