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Yara ultime notizie: le nuove dichiarazioni di Enrico Tironi

Enrico Tironi, il vicino di casa di Yara Gambirasio, rilascia nuove dichiarazioni a Chi l’ha visto, dove conferma di non essere più sicuro di cosa ha visto la sera del 26 novembre.
A cura di danila mancini
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enrico tironi ritratta la sua testimonianza

Era il giorno del suo compleanno quando è stato ritrovato a Chignolo il corpo di Yara Gambirasio. Enrico Tironi, nelle sue ultime dichiarazioni a Chi l'ha visto, lo dice a denti stretti e con gli occhi bassi. Ma non solo: non è più sicuro di ciò che ha potuto vedere quel maledetto 26 novembre, il giorno in cui Yara è scomparsa e, probabilmente, anche uccisa. Alla domanda se crede o meno che la piccola conoscesse il suo aguzzino, Tironi risponde che a Brembate sono tutti della stessa opinione; quale sia, non lo specifica. Nell'intervista a Veronica Briganti, inoltre il ragazzo conferma di frequentare la discoteca Sabbie Mobili in via Bedeschi, che si trova poco lontano dal campo di sterpaglie dove è stata trovata la piccola Yara.

Per comprendere il ruolo svolto da Enrico Tironi nelle indagini, bisogna risalire a qualche mese fa, quando sempre ai microfoni di Chi l'ha visto, raccontò di aver notato Yara ("L'ho riconosciuta subito…", disse, n.d.r), la sera della sua scomparsa, insieme a due uomini alti intorno al metro e ottanta, uno dei due più basso dell’altro. Tironi descrisse anche la maglietta azzurra indossata dalla ragazzina, scatenando il pubblico del programma, che giustamente si chiedeva come abbia potuto notarla se coperta dal giubbotto nero. La spiegazione più plausibile è che il ragazzo avesse letto sui giornali degli indumenti indossati da Yara quel giorno e che, quindi, se ne sia lasciato influenzare. Alla testimonianza di Enrico Tironi si aggiunsero anche quelle di Mario Torracco e Marina Abeni, che la sera della scomparsa notarono qualcosa di sospetto lungo via Rampinelli.

Rispetto alla sua ultima versione, quella attuale è avvolta dall'incertezza e dal dubbio: Enrico Tironi ha ritratto ogni sua parola. Il ragazzo, che è stato ascoltato tre volte dagli inquirenti, afferma oggi di non essersi fatto nessuna idea sulla morte di Yara e di aver vissuto gli ultimi mesi trincerato in casa. Spera soltanto che l'assassino possa essere arrestato presto. Alla domanda su cosa abbia fatto la sera del 26 novembre, Tironi conferma di essere stato dall'amico e di essere rientrato alle 22, se si esclude una piccola sosta a casa per prendere delle cose. Conferma, infatti, di essere rientrato a casa sua, nel tardo pomeriggio, in Via Ravasio che taglia via Rampinelli; ed è stato proprio su quella strada che ha notato una ragazzina in compagnia di due uomini, non è certo, ora, se di Yara si trattasse. E aggiunge: "Non so più niente". Conferma anche di essere ripartito verso casa dell'amico intorno alle 19.

Bisognerebbe chiedersi, a questo punto, da cosa sia dipesa questa incertezza nella sua attuale versione dei fatti, visto che inizialmente era sembrato fin troppo sicuro di aver visto Yara su quella strada e con certi uomini.

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